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Diana: «Abbiamo fatto una prestazione importante che mi rende orgoglioso. Il gruppo è compatto»

«Ci siamo confermati al livello delle formazioni che lottano per vincere il campionato. Tiriamo poco? Perché cerchiamo la giocata in più e manca qualcosa nell'ultimo metro. Dobbiamo diventare anche più maliziosi con gli avversari...»»

05.11.2022 23:45

La Reggiana esce da Chiavari con un punto in tasca ma soprattutto con una solida prestazione di squadra che ha reso orgoglioso prima di tutto mister Aimo Diana, soddisfatto quando arriva a rispondere alle domande nel post gara: «Abbiamo fatto una prestazione importante, vorrei che fosse messo l'accento su questo aspetto. Sono molto contento non tanto dei primi 25 minuti di gara, ma degli ultimi 15-20 dove siamo stati aggressivi, abbiamo tenuto alta la linea di difesa e potevamo anche fare uno scherzo finale. Queste prestazioni sono quelle che rendono ancora più orgoglioso l'allenatore».

La Reggiana ha dimostrato di poter vincere anche in trasferta contro un'avversaria di pari livello…
«Non ho mai messo in dubbio la qualità di questa squadra. Ci siamo confermati a livello delle formazioni che lottano per vincere il campionato. Adesso abbiamo un'altra sfida da affrontare, che non si chiama Entella ma Pontedera, che ci ha già battuti in Coppa Italia e non ci renderà per niente facile l'impegno».

Come mai ha deciso di puntare sulla coppia Rosafio-Montalto?
«Tutti ci danno grande disponibilità, anche a restare fuori. Volevo dare continuità a Rosafio visto che viene da un momento non ottimale e mi serve tecnica in campo. Ho scelto Montalto perché in queste partite la caratura conta. Lanini invece ha bisogno di una scintilla e di fiducia per accendersi, ma piano piano sta tornando perché con la testa c'è».

Nulla da eccepire sulla prestazione difensiva…
«Hanno fatto bene dietro perché davanti si sono spesi tanto. Rosafio non ce la faceva più e l'ho richiamato in panchina, anche Montalto ha fatto un grande lavoro. Questa coordinazione tra reparti all'inizio mancava, poi chiaramente in difesa ci sono nomi importanti. Penso che si possa ancora crescere».

L'ex Zamparo non ha creato pericoli…
«Lo conosciamo bene e sappiamo che se viene controllato da dietro senza farlo girare sul mancino diventa meno pericoloso. Ho visto che ha salutato con grande piacere tutti noi perché comunque rimane il bel rapporto instaurato».

La panchina corta è stata un problema?
«Non più di tanto perché quando c'è così tanto equilibrio non servono molti cambi. Negli occhi dei miei giocatori vedevo ancora tanta voglia, ho avuto solo un dubbio con Rossi ammonito ma era difficile togliere un punto di riferimento lì in mezzo soprattutto dopo l'ingresso di Ramirez. Kabashi invece stava rischiando quindi l'ho tolto».

Perché Kabashi si fa spesso ammonire?
«A dire la verità, noi abbiamo due grosse peculiarità: prendiamo spesso queste ammonizioni inutili e non riusciamo mai a far ammonire gli avversari perché rimaniamo in piedi. Dobbiamo avere qualche malizia in più».

Se Guiebre non fosse riuscito a proseguire, chi avrebbe inserito al suo posto?
«Ho pensato di inserire Laezza avanzando Luciani oppure Lanini spostando Nardi a sinistra abbassando Rosafio. Sarebbe stato un po' presto ma ero pronto a inserire una punta in più».

Perché si fatica così tanto a tirare in porta?
«Perché cerchiamo sempre la giocata in più, io lo ripeto sempre ai ragazzi. Arriviamo spesso al tiro ma ci manca sempre qualcosa nell'ultimo metro. La prestazione mi è piaciuta e penso sia stata apprezzata anche da tutti i tifosi che ci hanno seguito qua. La squadra c'è, l'allenatore c'è, il gruppo è compatto. Tanti giocatori stanno salendo di tono come Guiebre, Montalto e anche dalla panchina c'è sempre grande supporto per i compagni che sono in campo».

La classifica ora vede la Regia dietro a Entella e Cesena…
«C'è tanto equilibrio, non ci sono squadre nettamente più forti di altre. Noi siamo una squadra con valori importanti, non molliamo di una virgola e restiamo attaccati al treno che conta. Avremo altre partite per provare a consolidarci».


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