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Nesta: «Abbiamo creato tanto, ma la palla non voleva entrare... Dobbiamo restare lucidi e tenere alto l'entusiasmo»

«Dispiace soprattutto per i tifosi. Il Cittadella ha trovato i gol su una spizzata di testa e in ripartenza, noi abbiamo avuto 22 occasioni senza segnare: gli scienziati dovrebbero studiarci... Blanco per Bianco? L'ho visto stanco ed era diffidato»

06.04.2024 20:25

«Rispetto ad altre gare abbiamo creato e tirato di più in porta, concedendo poco al Cittadella che ha trovato i gol solo su una mezza palla spizzata di testa e su una ripartenza - sottolinea amareggiato mister Alessandro Nesta dalla sala stampa del “Città del Tricolore” dopo la sconfitta interna contro i granata veneti - Credo sia stata una punizione troppo severa. Soprattutto il nostro primo tempo è stato ottimo e direi che di grosse occasioni ne abbiamo avute. Anche nella ripresa di opportunità ne abbiamo avute,  soprattutto quella di Portanova, ma ci sono partite che vanno un po’ così… Non riesco ancora a capire perché non riusciamo ancora a sbloccarci in casa: è una situazione inspiegabile».

Forse è mancata la giusta reazione dopo il primo gol subìto?
«Non saprei, in realtà ci abbiamo comunque provato mettendo la palla nella mischia. Questa giornata è andata così… Potevamo stare ancora più tempo in area che la palla non sarebbe comunque entrata».

Dopo la rete di Pandolfi la Reggiana non è rimasta troppo lunga?
«Sicuramente rivedrò meglio le azioni. Ma sul secondo gol il Cittadella ha sfruttato una ripartenza perciò ci sta aver rischiato un po’ di più».  

Quale soluzione cercava con i primi cambi, soprattutto con l'ingresso di Blanco per Bianco?
«Ho sostituito Bianco perché era diffidato e piuttosto stanco, perciò per non rischiare ho preferito toglierlo. Poi ho cercato un po’ di forze fresche e ho messo Reinhart per Cigarini. Ho puntato su giocatori un po’ più frizzanti per cercare di dare una scossa».

Nel secondo tempo ha preferito cambiare assetto soprattutto dopo il raddoppio del Cittadella?
«Ci sono momenti in cui devi adattarti in base alle caratteristiche dei giocatori. Ho tenuto in campo Gondo perché poteva essere utile sulle palle alte. Poi ho cercato di riempire l’area un po’ di più perché dovevamo dare una sterzata alla squadra per far sì che la partita non rimanesse piatta. Dove ho più giocatori in forma sono gli esterni di centrocampo e ho puntato su questo. Ho sempre giocato con il 5-4-1 ma oggi a un certo punto ho provato a fare qualcosa di diverso».

Come valuta l’imprecisione di Satalino sul primo gol?
«È stata una palla che è rimbalzata in modo strano e ci sta sbagliare, ma Jack ha comunque fatto bene. Purtroppo il portiere è uno di quei ruoli in cui se ti capita un mezzo errore, lo paghi caro».

I risultati dagli altri campi sono positivi?
«Direi che sono stati buoni ma non li guardo più di tanto. Io mi concentro sui miei giocatori e posso dire che siamo una squadra che gli scienziati dovrebbero studiare: oggi abbiamo avuto 22 occasioni e non abbiamo fatto gol…».

Vista l’accoglienza dei tifosi nel prepartita, ha fatto qualche discorso alla squadra prima di entrare in campo?
«Dal pullman abbiamo sentito tutto il calore dei nostri tifosi, ma ai ragazzi non ho fatto nessun discorso. Mi spiace per il risultato, soprattutto per l’entusiasmo della gente che abbiamo sentito intorno a noi: dispiace non far godere i nostri tifosi in casa. È un peccato perché con una vittoria oggi si sarebbe acceso qualcosa: non mi riferisco ai playoff ma alla possibilità di festeggiare in casa insieme ai nostri tifosi. Bisogna vincere le partite nel nostro stadio perché questo permette alla gente di accendersi e per gli avversari diventa poi dura venire a giocare qui».

Dopo la partita invece?
«Ho solo detto loro di restare calmi e tranquilli. Mancano poche partite e bisogna cercare di essere lucidi, mantenendo alto l’entusiasmo. Siamo ovviamente delusi ma ci sarà modo di capire i nostri errori e riprenderci».


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