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Amadei: «Non vado via, continuo a volere bene alla Reggiana. Ringrazio i tifosi e chiedo loro di starci vicini»

Il presidente onorario e patron granata guarda avanti: «Non è una tragedia, non siamo retrocessi in Serie D. A mente fredda capiremo come ripartire: l'anno prossimo cercheremo di fare bene»

22.05.2022 14:00

Osannato dai tifosi per il grande dispendio economico e di energie nei confronti della Reggiana dal 2019, Romano Amadei venerdì sera era nuovamente al fianco della squadra e al triplice fischio è sceso in campo per consolare i giocatori, ricevendo i meritati applausi da parte del pubblico.

«Ho ringraziato i giocatori stringendo loro la mano - ha spiegato il patron della Regia, intervistato dal Resto del Carlino - Prima della partita ero andato a trovarli chiedendo loro il massimo impegno e posso dire che c'è stato. I playoff sono completamente diversi dal campionato, tanti fattori entrano in gioco compreso il lungo stop che potrebbe avere influito ma non siamo stati fortunati anche con gli episodi, ma alla fine gli altri sono stati più bravi di noi. Il Modena? Devo fare loro i complimenti, hanno avuto più buona sorte rispetto a noi e sono convinto che l'episodio chiave sia stato il gol del portiere contro l'Imolese». La ripartenza è sempre un momento delicato dopo un fallimento sportivo. «Bisogna riflettere a bocce ferme, ma non posso essere negativo perché questa non è una tragedia visto che non siamo mica retrocessi in Serie D - sottolinea Amadei che poi, come suo solito, sceglie la strada della prudenza - L'anno prossimo cercheremo di fare bene ed essere tra le prime sette-dieci posizioni. Io non ho mai promesso la B. Con chi ripartire? Si può dire che non siamo riusciti a cogliere il massimo, io però non boccio nessuno e non faccio valutazioni. Ringrazio i tifosi per gli applausi, chiedo loro di starci vicini ed essere compatti: nei momenti di delusione si va avanti insieme».

Sulle colonne della Gazzetta di Reggio, Amadei entra nella sua sfera personale: «Dopo la morte di mia moglie ho pensato di mollare, ma ora continuo a pensare a lei e a volerle bene, così come voglio bene alla Reggiana. Non vendo e non scappo davanti alle difficoltà. Diana? Non ho visto il contratto, ma so che c'era il rinnovo automatico solo in caso di promozione…».

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