Mercato

Goretti: «A gennaio prenderò un centrocampista. Chi vuole può partire, ma finora nessuno ha chiesto di essere ceduto»

«L'umiliazione di Fiorenzuola è servita per fare un bagno d'umiltà, ma quanto dimostrato dopo non basta per vincere il campionato: dobbiamo migliorare. Un vice Montalto? Sei attaccanti sarebbero troppi. I rinnovi? Ne parliamo a fine stagione»

19.12.2022 19:30

Nella conferenza stampa di fine anno convocata questa mattina presso la sede granata di via Brigata Reggio era presente anche il direttore sportivo Roberto Goretti. Solitamente schivo alle interviste, l’uomo mercato della Regia ha parlato della stagione fin qui disputata dalla squadra di Diana e ha fatto il punto su quelle che potrebbero essere le sue mosse durante la sessione invernale del calciomercato.

Direttore, è soddisfatto degli acquisti fatti in estate dopo queste prime 19 partite?
«Di alcuni più di altri. Certi giocatori non si sono potuti esprimere pienamente perché poco fortunati oppure hanno giocato di meno. A fine stagione tireremo una riga, ma devo dire che ciascun calciatore arrivato è stato figlio di una scelta tecnico-finanziaria. La decisione di cedere il capocannoniere (Zamparo, ndr) è stata rischiosa, vedremo se a fine campionato sarà giusta o non giusta. Io non ho mai avuto paura di prendere scelte coraggiose: per esperienza so che chi riceve offerte importanti a livello economico deve andare via. Far rimanere qualcuno che non è completamente contento per un qualche motivo spesso è controproducente».

A livello di gioco si aspettava qualcosa di più dalla Reggiana?
«Il mister deve continuare il suo lavoro e capire come migliorarlo».

Si aspettava di trovare la classifica attuale al termine del girone d'andata?
«Credo che in alcune partite siamo stati fortunati quindi siamo consapevoli che quello fatto finora non basta e bisogna migliorare se si vuole vincere il campionato. Non mi riferisco a qualcuno in particolare ma ne faccio una questione generale: in primis io devo migliorare e tutti devono aspirare a fare un qualcosa in più».

Dopo Fiorenzuola cos’è successo?
«Quella di Fiorenzuola è stata una giornata storta e umiliante, è servita a tutti per fare un bagno di umiltà. La consideriamo un piccolo spartiacque perché nella prima fase del campionato abbiamo affrontato un piccolo mostro che era il risultato della scorsa stagione. Dopo quella sconfitta ci siamo abituati al fatto che era iniziata nuova stagione e tutto si azzera. Mi ricordo cosa dissi alla squadra, cioè che bisognava ripartire uniti e difendersi gli uni con gli altri. La componente difensiva in una squadra è determinante, l’uno contro uno è importante e da quella partita abbiamo cambiato l’aspetto mentale. Come diceva un mio direttore, la partita prima di Natale e quella dopo sono dei banchi di prova che dimostrano a che livello si è arrivati: Lucchese e Siena per noi saranno test di mentalità importanti».

Gubbio o Cesena: quale avversaria teme maggiormente?
«Non c’è ancora nulla di definito, capiremo dopo il 31 gennaio quali saranno le rose che competeranno negli ultimi tre mesi e comprenderemo di conseguenza il livello degli avversari. Ad oggi nessuno può sentirsi tagliato fuori. Il Gubbio è una squadra forte, sa quello che vuole e sicuramente se la società irrobustirà l’organico con due o tre rinforzi potranno giocarsi il primo posto fino alla fine».

Come pensa di rinforzare la Reggiana sul mercato?
«Conto di tenere l’organico che abbiamo, ma se qualcuno vorrà andare via potrà farlo. Ad oggi la lista è piena: se ci saranno delle uscite faremo delle entrate. Penseremo molto al presente e non al futuro nelle scelte che prenderemo».

Qualche giocatore le ha chiesto di essere ceduto?
«Finora non sono arrivate richieste di questo tipo, ma se arriveranno le valuteremo e decideremo assieme a loro. Chi vuole andare via può farlo. Devo dire che a Reggio i calciatori stanno benissimo, la Reggiana è una società modello sotto tanti punti di vista ed è ambita da tutti. Questo è un aspetto da ricordare».

Ha già in mente gli identikit dei possibili rinforzi?
«La mia intenzione è quella di prendere sicuramente un centrocampista che può darci una mano, per il resto vedremo perché è tutto in evoluzione continua».

L’acquisto di un secondo centravanti quindi non è nei suoi piani?
«Abbiamo giocatori che possono farlo con caratteristiche diverse da Montalto e si possono adattare benissimo. Io ho sempre pensato che quando si gioca con due punte siano sufficienti cinque attaccanti. È giusto coinvolgere tutti. Sei giocatori per due posti sono troppi».

L’arrivo di uno o più innesti a gennaio a volte non crea dei problemi?
«Non saprei. Io da fuori ho sempre visto che la Reggiana cerca di fare pochi cambiamenti. A gennaio portare delle variazioni può essere un po’ più traumatico e c’è meno tempo per creare il giusto equilibrio ed è un aspetto da considerare. Ma le società e le squadre sono in continua evoluzione».

Il discorso relativo ai rinnovi è tornato sul suo tavolo?
«Ne parleremo a fine campionato: questo era l’input iniziale che la società mi ha dato e me lo ha rinnovato da pochi giorni».

Parlerà col Parma della situazione di Turk?
«Lo faremo sicuramente. Immagino che loro potessero aspettarsi qualche presenza in più, ma qui gioca chi lo merita e la scelta del mister di puntare su Venturi ritengo sia giusta».

Cigarini quando potrà essere considerato a tutti gli effetti un nuovo acquisto?
«Ritengo sia difficile fare previsioni perché lui è sempre stato bene ed è alle prese con il primo serio infortunio in carriera quindi non ci sono parametri precedenti da valutare. Abbiamo visto che quando gioca anche 10 minuti diventa un valore aggiunto importante. Non diamogli troppe responsabilità perché nel suo ruolo gioca Rossi che sta facendo bene, quindi Cigarini deve avere il tempo per trovare la condizione ottimale. Toccherà poi all’allenatore decidere quando schierarlo».

Montalto tornerà a disposizione per la trasferta di Lucca?
«Siamo al limite tra il sì e il no. La Lucchese nell’ultimo mese ha dimostrato di essere una squadra forte specialmente in casa, dovremo stare molto concentrati».

Hristov e Nicoletti invece?
«Hristov è tornato e si sta allenando, su Nicoletti prenderemo una decisione la prima settimana di gennaio quando rientrerà».

Commenti

Rozzio: «Queste vittorie sono le più importanti. Siamo una squadra che sa competere anche nei campi difficili»
Salerno: «Non mi pento delle scelte che ho fatto. In Serie C noi diamo e basta: serve maggiore omogeneità»