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Bardeggia, l'obiettivo è riconfermarsi: «Alla Reggiana bisogna essere professionisti al 100%»

L'attaccante classe 2000 ha esordito contro il Lentigione: «Giocare davanti a così tante persone non è stato facile»

25.10.2018 17:30

Giordano Bardeggia in azione contro il Lentigione © Reggio Audace FC

«Sono contento per un esordio che aspettavo sin da quando sono arrivato in ritiro - spiega il neo 18enne Giordano Bardeggia con voce compassata - A inizio stagione ho fatto fatica perché venivo da un infortunio tanto che la scorsa settimana ero andato a giocare con la Juniores per ritrovare il ritmo partita, ma adesso sto bene. Esordire in uno stadio così importante come il “Città del Tricolore” con una tifoseria d’altra categoria è un’emozione unica».

Sono tremate un po' le gambe domenica scorsa?
«Il mister mi aveva accennato qualche giorno prima che c’era l’opportunità di giocare, quindi ero preparato ma confesso che all’inizio ho avuto un po’ di difficoltà ad ambientarmi in uno stadio così grande e pieno di tifosi. Con il passare dei minuti e dopo il gol mi sono trovato meglio, tanto che nella ripresa a livello fisico sono andato decisamente bene come hanno evidenziato i dati registrati dal preparatore atletico».

Pensi di meritare una nuova maglia da titolare a Pavia?
«Devo continuare a dimostrare il mio valore in allenamento. L’emozione di giocare dall’inizio è diversa rispetto a quella di entrare dalla panchina, ma devo comunque farmi trovare pronto in qualsiasi momento. Il Pavia è un avversario tosto, non sarà semplice affrontare gli azzurri».

Ti abbiamo visto giocare da attaccante esterno: è quello il tuo ruolo?
«Diciamo che non ho ruolo preciso, ruoto in tutte le posizioni sul fronte offensivo. Parto come seconda punta, ma mi adatto benissimo anche ad esterno nel 3-4-3. La corsa e la qualità sono le mie doti principali, dato il fisico che mi ritrovo non vado di certo a fare a sportellate...».

Il tuo cartellino è di proprietà dell’Inter: come sei finito alla Reggiana?
«Dovevo fare la preparazione con i nerazzurri ed essere girato in prestito a qualche formazione Primavera ma ho preferito andare nel calcio dei ‘grandi’. Luca Tedeschi (responsabile area commerciale della Reggio Audace, ndr) mi ha segnalato al club granata, poi ho parlato al telefono con Rocco Russo e Marco Lancetti: la trattativa non è stata semplice perché il San Marino non voleva lasciarmi partire ma alla fine la mia volontà di giocare in una realtà più importante è stata accontentata».

A soli 18 anni hai già alle spalle una stagione di Serie D…
«Sin da piccolo il calcio è la mia passione, trasmessa da papà e zio. Ho iniziato a giocare col Torconca vicino a Cattolica, poi ho trascorso due anni al San Marino. Con i titani penso di aver fatto una buona stagione a livello personale (15 presenze e 3 reti, ndr)».

C’è un qualche giocatore al quale ti ispiri?
«Cerco di prendere spunti un po’ da tutti. Ammiro in modo particolare Totti per il tipo di carriera che ha fatto: la mia famiglia è romanista, ma io tifo Inter...».

Nello spogliatoio c’è qualche compagno che ti dà dei suggerimenti?
«Ho stretto un buon rapporto con Rozzio, ma cerco di ascoltare quello che dicono tutti gli altri. In modo particolare seguo i movimenti di Zamparo, Ponsat e Broso perché hanno giocato in piazze importanti e io ho ancora tanto da imparare».

Quali sono le prime differenze che hai notato tra San Marino e Reggio?
«Al di là dell’atmosfera allo stadio e delle ambizioni della società, ho capito subito che qui bisogna stare sempre sul pezzo anche in settimana. Quello che faccio ora è un lavoro e devo essere professionista al 100% anche se giochiamo in Serie D».

In città come ti trovi?
«Condivido un appartamento assieme a Luche e Cozzari vicino al centro. A Reggio si vive proprio bene».

Coltivi altre passioni fuori dal campo?
«Seguo tanti sport, soprattutto tennis, basket e pallavolo. Sto frequentando l’ultimo anno del liceo linguistico: ho iniziato al “Moro” però ho dovuto interrompere poiché perdevo troppe ore di lezione a causa degli allenamenti, così mi sono iscritto ad una scuola online che mi permetterà di sostenere la maturità a Rimini la prossima estate».

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