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Diana: «Abbiamo fatto il nostro dovere, i ragazzi si sono meritati gli applausi. Ripartiamo dalle nostre convinzioni»

«Complimenti al Modena e a Tesser: superare una Reggiana così forte non era facile. Il 17 maggio vorrei ritrovare in campo la mia squadra, con le stesse caratteristiche dimostrate fino ad oggi»

23.04.2022 20:30

«Abbiamo fatto il nostro dovere - spiega Aimo Diana, soddisfatto per il risultato della gara ma deluso per aver mancato la promozione per un soffio - Abbiamo giocato una partita vera, contro un Teramo che ha lottato com’era giusto fare e alla fine noi abbiamo vinto una gara gagliarda. In questo momento non posso dire nulla ai miei ragazzi, mentre è giusto che io faccia i complimenti al Modena, a mister Tesser, a tutta la società e ai giocatori che hanno saputo battere una Reggiana così. Superare una squadra come la nostra non è assolutamente facile e loro, in questo senso, sono stati molto bravi. Il rammarico è che abbiamo perso per due soli punti».

Tra l’altro, con un gol del loro portiere al 92’…
«Sì, quello fa parte dell’imponderabile. È indubbio che, in quella circostanza, il Modena abbia avuto fortuna, ma è altrettanto vero che questa è la fortuna di chi vince. Ora dobbiamo staccare la spina per qualche giorno, pochi, ovviamente, poi ci concentreremo sulla partita del 17 maggio, quando ripartiremo da zero, pur avendo fatto 86 punti. Ma dobbiamo partire dalle nostre prestazioni, come quella contro il Teramo, e ciò che vorrei, per il 17 maggio, è proprio il riavere questa squadra, la mia squadra, in campo con la stesse caratteristiche dimostrate fino ad oggi».

A fine gara è andato sotto alla curva ma ha indicato i giocatori, mentre quegli applausi erano anche per lei…
«In campo ci vanno i calciatori: noi dobbiamo sapere gestire, dare loro la tattica giusta, le motivazioni che servono, ma la prestazione è dei calciatori e siccome ho vissuto i miei giocatori tutto l’anno questi applausi so che li meritano tutti. Anche noi li meritiamo, dalla dirigenza, ai magazzinieri, dall’ufficio stampa al giardiniere: chiunque abbia lavorato dietro alle quinte a livello organizzativo per questa squadra merita un applauso. La Reggiana è una società con una grandissima organizzazione, ma in campo ci vanno sempre i ragazzi».

In vista dei playoff dovrà allenare maggiormente le gambe o la testa per quella data?
«Senz’altro le gambe, non ho dubbi: questa squadra ha la giusta mentalità e il 17 maggio questo non dovrà cambiare. Sulle gambe invece faremo il lavoro che avevamo previsto e che speravamo di buttare via in caso di promozione diretta. Questa è la terza volta che faccio i playoff quindi li conosco bene e vorrei proprio che fosse la volta buona, visto che l’imponderabile lo abbiamo già subito».

Voltandosi indietro, ha qualche rimpianto?
«Abbiamo perso per strada alcuni punti che potevamo portare a casa, come a Viterbo, oppure contro il Gubbio, ma anche il Modena ha fatto i nostri stessi risultati. Sono contento del fatto che, quando la Reggiana ha avuto qualche problema di risultati in febbraio, i ragazzi non si sono mai arresi e non abbiamo mai subìto situazioni troppo negative, tant’è che ci siamo ripresi in fretta. La convinzione del nostro lavoro è la nostra forza, anche perché la squadra ha anche saputo soffrire quando doveva soffrire e ora dobbiamo concentrarci sui playoff per dare tutto, come abbiamo fatto fino ad oggi».


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