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Le pagelle di Juve Stabia-Reggiana

I voti ai protagonisti del match di ritorno degli ottavi di finale playoff

24.05.2017 23:00

Cosa facciamo, valutiamo la partita come un normale match in cui non si è mai attaccato ma sempre e solo difesi, dando una bella sfilza di insufficienze per non avere praticamente giocato il match, oppure diamo la sufficienza a tutti (con qualche giocatore che merita un po’ di più), visto che si è passato il turno col minimo indispensabile, cioè con uno 0-0? Propendiamo per la seconda soluzione perché, aldilà della prestazione, quello che di positivo doveva tornare a Reggio era il risultato, non tanto la prestazione. Quindi, missione compiuta, e sufficienza conquistata per tutti.

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Narduzzo 6,5 Riconfermato titolare anche nel ritorno, è sicuro tra i pali e nelle uscite. Al 30’ della prima frazione l’arbitro annulla il gol subito per un presunto fallo di Ripa sullo stesso portiere granata. Nella ripresa arriva il giallo che, essendo in diffida, gli farà saltare la gara di andata dei quarti di finale.

Spanò 7 Come all’andata, soffre nel primo tempo le folate di Lisi. Poi, però, nella seconda frazione si riprende, e fa (bene) il suo anche quando viene spostato al centro della difesa per sostituire l’infortunato Trevisan. Come Narduzzo, era diffidato e viene ammonito, e dovrà quindi saltare l’andata dei quarti di finale.

Sabotic 6,5 Non è brillante come domenica scorsa, ma è comunque efficace. Rischia a 7 minuti dal termine quando si perde Ripa in area di rigore, che di testa (per fortuna) angola troppo. 

Trevisan 6,5 Solita sicurezza. Deve però uscire a 15 dal termine: si spera non sia nulla di grave,  e che recuperi per l’andata dei quarti di finale, con Rozzio out per infortunio al ginocchio e Spanò squalificato (dal 30’ s.t. Lombardo 6 Estratto dalla naftalina in cui era immerso ormai da mesi, si mette sulla corsia difensiva di destra, con dedizione e concentrazione).

Panizzi 6 Soffre, soffre e soffre ancora nella prima frazione. Meglio nella ripresa, ma quanta sofferenza. Ma si nota che dà tutto, da reggiano doc, mettendo in campo il cuore.

Bovo 6 Fino a 20 minuti prima del fischio d’inizio, avrebbe dovuto essere in panchina. Ghiringhelli però non ce la fa, e il centrocampista viene buttato nella mischia. E fa la sua solita partita di quantità.

Genevier 6 Da uno della sua tecnica, esperienza e personalità, ci si aspettava qualcosa in più, soprattutto nella gestione del pallone. Meglio nella fase di non possesso palla.

Carlini 6,5 E’ praticamente dappertutto. Aiuta in difesa e cerca di combinare qualcosa (ma con pochissima fortuna) in fase offensiva. Corsa e cuore al servizio della Reggiana (dal 41’ s.t. Guidone s.v.)

Sbaffo 6 Non si nota praticamente mai. Anche se è molto generoso a sacrificarsi in fase difensiva.

Cesarini 7 Si immola facendo praticamente l’ala sinistra. E, appena ne ha l’occasione, cerca di tenere palla, guadagnare qualcosa, come un fallo o una rimessa laterale, per fare rifiatare e salire i granata.

Marchi 6 Sufficienza guadagnata grazie all’introduzione del pezzo (vedere le prime righe). Scelto per la sua esperienza, non riesce a fare quello che mister Menichini ha in mente: tenere e proteggere la palla per fare salire la squadra. Avete presente il detto “cattedrale nel deserto”? Bene, Marchi era proprio quella cattedrale… (dal 36’ s.t. Maltese s.v.)

All. Leonardo Menichini 6 Mister, che dire? Prendiamo e teniamoci stretto il risultato, va bene così. Bisogna sapersi accontentare, a volte.

JUVE STABIA: Russo s.v., Atanasov 6, Santacroce 6,5 (Paponi s.v.), Morero 6, Liviero 6,5, Mastalli 5,5, Capodaglio 6, Izzillo 6 (Rosafio s.v.), Marotta 6,5, Ripa 5,5, Lisi 6 (Cutolo s.v.). All. Carboni 6.

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