Il punto di vista

L'analisi tattica - Ben venga il 4-4-2, ma è un'arma a doppio taglio

Un modulo che dà sicurezza ma toglie creatività

28.04.2017 13:00

Ospitiamo sulle nostre pagine un'analisi tattica del giornalista sportivo reggiano Lorenzo Chierici, collaboratore della Voce di Reggio e il Giornale di Reggio nonché allenatore di Base UEFA B e istruttore di giovani calciatori.

Leonardo Menichini, come dice sempre ogni settimana, fin da quand'è arrivato in granata, ha sempre provato più moduli tattici o per usare un termine da "accademia" di Coverciano, più sistemi di gioco.

L'obiettivo, assolutamente sacrosanto, è che i suoi atleti sappiano adattarsi ad ogni cambiamento, sia dovuto a difficoltà di formazione, sia per necessità tattiche a partita in corso. Menichini, come tutti gli allenatori intelligenti, adatta il modulo alle caratteristiche degli uomini e indubbiamente le caratteristiche della Reggiana portano verso un 4-3-1-2, ipotizzato, se tutti stessero bene con un Perilli in porta, Ghiringhellli e Contessa o Panizzi, visto che sta andando alla grande, sugli esterni, Rozzio e Trevisan in mezzo, oppure Rozzio con Spanò o Sabotic, Genevier davanti alla difesa, con Bovo e Riverola ai fianchi, Sbaffo dietro a Carlini e Cesarini, o a Carlini e Guidone, capocannoniere granata con ben 8 gol.

Questa formazione, però, non è sempre possibile, oppure, può capitare, che gli avversari spingano maggioremente sugli esterni e ci si debba coprire con maggiore equilibrio o si debba andare in contropiede sfruttando meglio gli spazi laterali ed ecco che, in queste situazioni, Menichini ricorre al 4-4-2, il suo "modulo salvezza", un po' come il prezzemolo, che sta bene su tutto. Gli interpreti di questo 4-4-2, infermeria e squalifiche permettendo, potrebbe essere con Perilli in porta, Spanò, Rozzio, Trevisan e Panizzi, che ora è da preferire a Contessa dietro, Ghiringhelli e Carlini sugli esterni, o Contessa a sinistra al posto dell'ex punta del Frosinone, con Genevier e Bovo in mezzo, dietro al "Mago" Cesarini e a Guidone, o a Carlini se a destra ci fosse appunto Contessa.

Insomma, da qui alla fine, coi play off alle porte, questo modulo, magari a partita in corso potremmo ritrovarlo spesso e, che piaccia o no, dà sicurezza, ma perde un po' in creatività ecco perchè forse Menichini non lo ha usato spesso dall'inizio. E come dargli torto... 


Lorenzo Chierici


(Nella foto, l'undici iniziale granata sceso in campo domenica scorsa a Salò © ac reggiana 1919)

Commenti

Derby a Parma, i tifosi preparano la trasferta in treno
L'avversario - Forlì, volata per la salvezza