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[VIDEO] Cattaneo, un tridente per fare sognare i tifosi granata: «Ci sarà da divertirsi»

«La vetta non è irraggiungibile...»

Indosserà la maglia numero 30 Luca Cattaneo, il rinforzo di lusso per l'attacco della Reggiana. Questa mattina, presso lo Store di Piazza Prampolini, si è tenuta la presentazione ufficiale dove non è mancato l'affetto di un nutrito gruppo di tifosi.

«Le prime impressioni da quando sono arrivato a Reggio sono positive - esordisce Cattaneo - mi sto trovando molto bene, inizierò gradualmente a conoscere i compagni e la città».

Come mai hai accettato di scendere dalla Serie B?
«A Brescia sono stato quattro mesi fuori rosa: non discuto le scelte tecniche, ma ci voleva un po’ più di rispetto nei miei confronti. Ora sono felicissimo di essere alla Reggiana e qui non si sente la differenza dalla B: mi voglio mettere in gioco e credo tanto alla risalita della categoria con i granata».

Hai firmato fino al 2020, che idea ti sei fatto della società e dei tifosi?
«Ho scelto la Reggiana per la fiducia che mi hanno dato il presidente Piazza e il direttore Magalini. C'è un progetto importante, c'è ambizione e tutti gli stimoli per fare bene: è un onore essere qui».

In quale ruolo riesci a rendere meglio?
«Sono principalmente un esterno d’attacco, ma con altri mister ho giocato anche sulla trequarti e pure da mezzala a centrocampo. Mi adatto alle situazioni».

Come ti vedi in un tridente con Cesarini e Altinier?
«Ci sarà da divertirsi, speriamo di fare bene e di fare risultato. Io sono a disposizione del mister e sono pronto a dare tutto. Per quello che ho visto in Serie B il livello è molto simile, un attacco come quello della Reggiana può dare fastidio in ogni categoria».

C'è un feeling particolare con Cesarini?
«Ci conosciamo da anni (compagni di squadra a Savona nel 2013/14, ndr), mi ha detto che se venivo qui avrei fatto bene. Siamo molto amici, ci ha messo una buona parola: oltre ad essere un ottimo calciatore è una grande persona».

Pensi che la Reggiana possa proseguire la risalita in classifica?
«È un girone difficile, aspettiamo un passo falso del Padova, ma niente è impossibile. Il girone di ritorno è sempre più difficile, tante squadre si chiuderanno ognuno in lotta per i propri obiettivi. Nove punti di distacco non sono pochi, ma nemmeno tanti (ride, ndr)».

Questa sosta invernale lunga farà bene alla Reggiana?
«C’è la possibilità di recuperare al meglio per la ripartenza del campionato. Personalmente ho bisogno di mettere minuti sulle gambe, a Brescia anche se non giocavo mi sono sempre allenato per restare in forma».

Oggi hai ricevuto anche il saluto di Luciano Foschi, è stato tuo allenatore in passato?
«Sì, ho un buon ricordo, mi ha lanciato fra i professionisti in C2 a Savona nel 2010. Mi ha parlato ovviamente bene di Reggio Emilia e di tutto l'ambiente granata».

Cosa ti piace fare fuori dal campo?
«Sono un ragazzo umile e riservato, vivrò la città senza eccessi. Mi sposo a giugno e al momento sono alle prese con l'organizzazione dell'evento».

È vero che sei stato preferito a Lionel Messi?
«Quel torneo giovanile a Como fece clamore, perchè fui preferito a Messi in una selezione. Era un provino e sono passati tanti anni...».

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