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Diana: «Ripagate le scelte iniziali, ma dobbiamo imparare a chiudere prima le partite»

«35 punti sono tanti ma non abbastanza, cerchiamo di mantenere questa imbattibilità. Il rigore? Hanno deciso i ragazzi in campo, ma chi non lo calcia non lo sbaglia mai...»

21.11.2021 20:30

Mister Aimo Diana è contento per i tre punti portati a casa dalla sua Reggiana, di nuovo capolista, ma è anche ben conscio che la prestazione offerta sul rettangolo verde di Imola poteva e doveva portare ad un risultato più rotondo.

Mister, nella formazione iniziale ha proposto qualche variazione lasciando in panchina Contessa per Neglia: i fatti le hanno dato ragione.
«C’è sempre una strategia che a volte può essere giusta, a volte sbagliata. Sapevamo che alla loro destra stringevano molto il campo e si è preferito un cambio continuo del gioco verso Neglia, che è un giocatore rapido e bravo a puntare. Non a caso, il gol è nato proprio da un suo tiro».

E Scappini, di nuovo titolare, è tornato al gol…
«Stefano si è meritato la sua chance. Ha un impegno smoderato negli allenamenti e si è fatto trovare pronto, è uno che vive per il gol e anche oggi ha fatto il suo dovere. Sono contento per lui e spero che questo sia di buon auspicio per gli altri per trovare sempre più gol. Noi abbiamo bisogno di chiudere le partite prima, anche perché quando non lo si fa bisogna avere l’umiltà di arretrare e giocare dieci metri più indietro. Abbiamo concesso un’opportunità importante all’Imolese ma credo che nel complesso noi abbiamo creato più occasioni per andare in gol».

I tre punti sono arrivati grazie ad una sola rete, nonostante le tante azioni create…
«Siamo ormai abituati a partite in cui creiamo tanto e non facciamo gol, proprio com’è successo in casa contro il Cesena domenica scorsa. Poi invece ci sono state partite in cui abbiamo avuto solo tre occasioni e abbiamo fatto tre gol ed è il caso della trasferta a Pesaro. Aggiungo anche che ultimamente stiamo affrontando squadre con portieri molto bravi e capaci di uscire tutte le volte che facciamo un cross. Per questo, approfitto per fare i complimenti al portiere dell’Imolese Rossi che oggi in più occasioni ha salvato la sua squadra».

Nell’occasione del rigore c’è stata una piccola discussione tra Cigarini, Lanini e Scappini riguardo a chi dovesse calciarlo…
«Ovviamente in questi casi c’è una scaletta da seguire. Il rigore doveva batterlo Cigarini, ma poi lascio che siano loro in campo a decidere. Magari ne parlerò martedì con i ragazzi ma credo che sia una cosa che non merita così tanta importanza. Poi diciamo che quest’episodio fortunatamente viene ben mascherato dalla vittoria finale e va bene così. Sinceramente non mi metterò a fare ulteriori discussioni su quest’argomento».

Una prova di forza in cui tutti hanno dato il loro contributo, anche salendo dalla panchina…
«Quando ho visto i primi segnali di cedimento ho voluto cambiare tre giocatori perché mi fido molto di chi ho inserito. Ho voluto un centrocampo più palleggiatore e infatti abbiamo addormentato la partita creando anche l'azione del rigore. Chi non lo calcia, non lo sbaglia…».

Vi è pesato un po’ il risultato di sabato del Modena?
«Non siamo stupidi ed è ovvio che tutti ci pensano. Tuttavia devo dire che all’inizio non sentivamo questa grande pressione, mentre al contrario negli ultimi quindici minuti si è sentita di più perché volevamo portare a casa la partita anche solo con un 1-0. E’ stata una gara sporca contro una squadra vivace e con concetti di gioco importanti che ha tenuto fino alla fine. In questi casi bisogna essere bravi a portare a casa anche queste partite. Non sempre si può dominare in lungo e in largo, ma dopo 14-15 gare di grande spessore ci può anche stare un calo nel finale».

La Reggiana è arrivata a 15 partite senza sconfitte: tra A, B e C solo il Sudtirol oltre a voi non è ancora stato battuto…
«Cerchiamo di mantenere quest’imbattibilità. 35 punti sono tanti, ma non sono abbastanza…».
 
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