Primo Piano

Lanini: «Felice di avere trovato gol e continuità, non voglio fermarmi. Il Cesena? Una gara che mi esalta...»

«L'affetto dei tifosi nei miei confronti è molto gratificante. Se sono qui è perché volevo una piazza importante come Reggio, poi devo ringraziare anche Fausto...»

10.11.2021 19:30

Tra i grandi protagonisti del positivo avvio di stagione della Reggiana capolista c'è sicuramente Eric Lanini, autore di cinque importanti reti in appena 11 presenze: un ruolino di marcia niente male per un giocatore che si è aggiunto alla rosa di mister Diana solamente a settembre.

Eric, il gol da calcio piazzato che hai segnato a Pesaro fa parte del tuo repertorio?
«Diciamo che negli ultimi anni ho fatto diversi gol così. Per adesso io sono l’incaricato a calciare in porta in queste situazioni: era da diverse partite che cercavo la soluzione da punizione e sono contento che sia entrata…».

E l’esultanza con salto mortale come la spieghi?
«Devo dire che col senno di poi era meglio non farla su quel campo, ma non è stato un gesto premeditato. In quel momento mi è venuta spontanea: è sempre una gioia fare gol e poterlo condividere con i compagni e i tifosi».

Avendo già segnato 5 reti, pensi di essere tornato il goleador che vestiva la maglia dell’Imolese quando avevi segnato ben 18 reti?
«Innanzitutto sono felice che le mie prestazioni stiano aiutando la squadra a mantenere questi risultati. Sono contento perché oltre che a segnare finora sono riuscita a disegnare assist per i compagni e questo vuol dire che sto entrando nelle dinamiche del risultato. Sono molto contento di avere trovare continuità grazie al mister e soprattutto ai compagni. Dal punto di vista fisico e mentale sto bene, forse si può dire che il mio campionato assomigli a quello con la maglia dell’Imolese ma visto che sono una persona ambiziosa, il mio obiettivo è quello di migliorarlo ulteriormente».

La tua media gol è persino più alta di quella di Zamparo…
«Diciamo che bene o male sono in linea con i miei standard: avendo ora la possibilità di giocare con maggiore continuità, posso alzare il livello numerico delle statistiche…».

Qual è il gol che senti più tuo di questi primi 5?
«Penso i due con l’Olbia perché era una gara in cui venivo da un paio di prestazione fatte bene ma senza segnare, poi quelle due reti sono state le prime in casa e vincere nel finale è sempre bello».

Velocità, sprint e tiro sono le tue caratteristiche principali: pensi che possano essere sfruttate meglio entrando dalla panchina o anche dall’inizio?
«Penso di avere delle doti fisiche importanti per la categoria che possono essere messe in risalto quando gli avversari sono più stanchi, ma personalmente penso di potere essere decisivo anche dall’inizio. Personalmente preferisco sempre avere la possibilità di giocare 90 minuti e ho dimostrato di poter essere decisivo anche allo scadere, partendo dall’inizio, come successo contro l’Olbia».

Il ruolo di prima punta è quello a te più congeniale?
«Negli ultimi anni mi sono avvicinato alla porta ed ho avuto una maturazione mentale arrivata forse un po’ tardi. Nei primi anni da professionista ero sfruttato quasi sempre come esterno, poi da Imola in avanti con mister Dionisi sono stato sfruttato come sotto punta o attaccante per cercare la profondità. Ed è stata una scelta prolifica…».

La squadra come ha reagito all’infortunio di Rozzio?
«Lui è il nostro capitano, un uomo spogliatoio importante quindi la sua assenza si farà sentire in un periodo in cui c’è da mantenere la rotta intrapresa. Per fortuna, se così si può dire, non ha qualcosa di grave: gli auguriamo una prontissima guarigione, lo aspettiamo e cercheremo di non far sentire la sua mancanza e di portare a casa punti importanti nell’attesa di riprendere il cammino insieme a lui».

Sei pronto a fare vedere la sua maglia domenica?
«Speriamo di sì, vorrebbe dire che faremo gol…».

La partita con il Cesena si prepara da sola?
«Sì. Abbiamo seguito la loro gara contro il Pescara: sono una squadra in fiducia e penso vengano a Reggio con la consapevolezza di fare l’impresa e agganciare il primo posto. Il Cesena è trainato da autostima ed euforia, dobbiamo essere bravi a noi a rispettare questi aspetti e farci trovare pronti. Questa è la partita che tutti aspettano e vogliono giocare…».

E' vero che ti esalti quando c’è il grande pubblico allo stadio?
«Sì, mi esalto nelle situazioni molto importanti o quando c’è grande pressione o tanto pubblico: in questi contesti penso di potermi esprimere al meglio».

Qual è il tuo rapporto con i tifosi?
«Sento molto il loro affetto, mi scrivono quotidianamente e mi fanno rendere conto che sono un giocatore apprezzato e che mi piace: ciò mi gratifica molto. Non nascondo che uno dei motivi per il quale sono venuto qui è il fatto di poter respirare del calcio vero in questa piazza così importante che a poco da spartire con la Serie C». 

Chi ti ha suggerito di venire alla Reggiana?
«Sono amico da tanti anni con Fausto Rossi perché entrambi siamo di Torino: già l’anno scorso si è palesata la possibilità di venire alla Reggiana ma alla fine non si è concretizzata. Questa estate a inizio mercato c’era un po’ di chiacchiericcio: mi sono incontrato con Fausto a Torino e so che lui ha parlato con il direttore, mettendo una buona parola su di me anche dal punto di vista umano…».

Commenti

UFFICIALE - Michele Cremonesi vestirà la maglia della Reggiana fino al termine della stagione
A Pieve Modolena il ricordo di Athos Panciroli prende vita... con un murales!