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Ghiringhelli: «A Gubbio uno scontro diretto, prima ce ne rendiamo conto e meglio è»

«La situazione del Modena non ci lascia indifferenti»

26.10.2017 15:45

Sul campo del Gubbio un anno fa la Reggiana centrò il terzo successo in campionato lontano dal "Città del Tricolore" con la prima rete in maglia granata del terzino Luca Ghiringhelli, intervistato oggi a tre giorni dalla sfida agli eugubini nella sala conferenze in via Mogadiscio.

«Stiamo lavorando molto e speriamo di arrivare alla partita nel migliore modo possibile - confessa il difensore classe '92 - Se vogliamo risalire la classifica deve scattare in noi qualcosa che ancora non è scattato, ci deve essere voglia di non prendere gol a partire dagli attaccanti e dietro bisogna saper soffrire. Finora alle prime difficoltà abbiamo faticato a reagire, dobbiamo compattarci come gruppo e continuare a lavorare duramente».

Con Eberini avrete degli stimoli in più per rialzare la testa?
«Gli stimoli in più ci devono essere in qualunque caso, non dobbiamo impegnarci maggiormente solo perché è arrivato un nuovo allenatore ma perché vogliamo risollevarci da questa situazione». 

Il primo impatto con il nuovo mister è stato positivo?
«Sì. È un allenatore che ci può trasmettere qualcosa in più perché ha già fatto parte della storia di questa società».

Quali sono state le sue prime parole nello spogliatoio?
«Ha detto che voleva trasmetterci il significato del vestire e vincere con questa maglia. Ha giocato in Serie B con la Reggiana e ha la mentalità giusta per farci risalire la classifica».

A livello tattico è cambiato qualcosa?
«Nei primi due giorni non abbiamo lavorato tanto sulla questione tattica, siamo andati forte solo sulla parte fisica ma credo che andremo avanti con quanto provato nelle ultime settimane».

Chi usa il fischietto in allenamento?
«C'è grande collaborazione da parte di tutti e tre, come accade in ogni staff. Che in campo ad allenare sia il primo o il vice cambia poco, si condividono le idee e i metodi di lavoro».

Dall'altra parte ritroverete Marchi...
«Sappiamo che gli ex ci tengono a fare bene, hanno la voglia di rivincita come è capitato a me ai playoff nei match contro la Juve Stabia. Ettore qua non ha fatto la stagione che voleva, ma è un giocatore pericoloso che ha sempre fatto gol e ci può fare male...».

Uno scontro diretto per allontanarsi dai playout...
«In questo momento sì. Dobbiamo guardare a squadre come Fermana, Gubbio e poi Fano come dirette concorrenti. Prima ci focalizziamo su questo fatto e meglio è...».

Un anno fa proprio a Gubbio una tua zampata permise alla Reggiana di strappare i tre punti: cos'è cambiato rispetto alla scorsa stagione?
«Rispetto a quella gara è cambiato tanto, sicuramente la nostra posizione in classifica. Ho un grandissimo ricordo del primo gol con la maglia della Reggiana che ci permise di cogliere la vittoria in trasferta dopo un periodo in cui facevamo fatica a giocare fuori casa. Domenica spero di riuscire a vincere anche non andando personalmente a segno perché dobbiamo tirarci fuori da questo contesto il prima possibile».

Con il tempo è stato rivalutato il lavoro di Colucci?
«Noi giocatori abbiamo sempre dimostrato di credere nel suo lavoro anche quando aveva preso la decisione di dimettersi, infatti fummo determinanti nel trattenerlo a Reggio seppur per breve tempo. Abbiamo creduto allo stesso modo anche nel lavoro di Menichini, poi ora crediamo nei metodi di La Rosa, Tedeschi ed Eberini».

Come guidichi la situazione che sta attraversando il Modena, ora ad un passo dal baratro?
«Ho vissuto una circostanza simile alla Spal la stagione in cui è fallita: i giocatori vivono alla giornata e sul campo si parla di tutto tranne che di calcio. Tutto ciò è paradossale poiché succede a soli due mesi dall'inizio del campionato: siamo allibiti e ci domandiamo perché sia stato permesso che accadesse. Il Modena era una buona squadra ma si vedeva che aveva la testa da un'altra parte; mi dispiace soprattutto per Carraro che conosco, è un bravo ragazzo».

La radiazione dei canarini vi toglierebbe i tre punti conquistati meritatamente nel derby...
«Questa situazione falserebbe un po' il campionato. Tutte le squadre che hanno affrontato il Modena sono riuscite a vincere ma credo che Reggiana e Vicenza siano state le uniche a giocare una partita vera contro di loro: nella prima giornata a San Benedetto del Tronto mancavano ancora i rinforzi dal mercato, in quelle successive pesavano già le prime sconfitte a tavolino. Ovviamente ci dispiace se ci toglieranno i tre punti conquistati, ma anche le altre squadre subiranno lo stesso trattamento e vorrà dire che ci dovremo rimboccare ancora di più le maniche...».

Tu conosci molto bene Cesarini: il mancato rinnovo può aver condizionato le sue ultime prestazioni?
«Quando siamo insieme parliamo il meno possibile di calcio, ci piace guardare la Serie A, ma non credo che questa situazione abbia influito sulle sue prestazioni. Lui è un grande professionista e finché ha un contratto lo rispetta nel migliore modo possibile. Finora ha faticato in campo per colpa di alcuni problemi fisici che non gli hanno permesso di incidere dall'inizio, ma lo vedo in crescita».


(Nella foto Ghiringhelli in azione con la maglia granata © AC Reggiana 1919)

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