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Alvini e il bilancio del 2019: «Un percorso inaspettato. Il viaggio insieme è ancora lungo...»

«Girone d'andata importante ma possiamo ancora migliorare. Sul mercato vogliamo rinforzare principalmente l'attacco ma non stravolgeremo la squadra»

20.12.2019 20:15

Il 2019 della Reggiana si è concluso nel migliore dei modi, allora arriva il tempo di tracciare i primi bilanci di una stagione fin qui esaltante per i granata. Massimiliano Alvini ripercorre i momenti salienti della stagione che lo ha visto fin qui tra i principali protagonista della rinascita proprio nell'anno del Centenario.

Mister, lei è arrivato per vincere la Serie D invece adesso è terzo in Serie C. Se lo sarebbe immaginato la scorsa estate?
«Era molto difficile da pronosticare. Avrei detto che l'obiettivo era vincere la D e quando siamo stati ripescati in C era invece entrare nei playoff. Oggi siamo lassù e vogliamo starci il più a lungo possibile».

Ormai non siete più la sorpresa del campionato...
«Abbiamo fatto un girone d'andata importante arrivando davanti ad organici più completi, ora però entrano in campo altre forze sul mercato. Nel girone di ritorno cambia sempre qualche cosa: noi faremo degli aggiustamenti però non stravolgeremo più di tanto la squadra. Il girone d'andata dal punto di vista tecnico e di gioco è stato positivo ma possiamo ancora migliorare».

Dov'è che si può alzare l'asticella?
«Nella lettura di certi momenti della partita. Il percorso di crescita di una squadra passa attraverso la maturità che riusciremo ad ottenere solamente gestendo alla perfezione certe situazioni. Alcuni giocatori possono migliorare ancora tantissimo e lo stesso vale per l'allenatore e per il suo staff».

Qual è quindi il suo bilancio del girone d'andata?
«Sono stati cinque mesi belli e intensi, di pura passione, ma il viaggio è appena iniziato. Il bilancio direi proprio che è positivo».

Il suo rimpianto più grosso?
«Non aver potuto sempre avere 22 giocatori a disposizione. Gli infortuni capitano però ne abbiamo avuti troppi e gravi. Il 21 luglio vedere Venturi disteso in terra è stato un momento drammatico, l'infortunio di Lunetta operato al ginocchio dopo due giornate non ci voleva, poi c'è Scappini...».

L'undici titolare della Reggiana senza questi infortuni non sarebbe stato inferiore a nessun'altra...
«In fase di costruzione della squadra eravamo contentissimi, però non credo che la squadra sia allo stesso livello di organico delle altre big come Padova e Vicenza. Il lavoro di tutti i giorni ha fatto sì che i ragazzi costruissero qualcosa di importante...».

Si aspettava un'accoglienza del genere da parte della città e dei reggiani?
«Faccio fatica ad esprimere un aggettivo. Sono stati tutti dei mesi molto belli senza alcuna settimana grigia o polemica. I reggiani sono straordinari e come dissi tempo fa, allenare la Reggiana ti fa innamorare della città, della maglia e dei tifosi. Qui tutti ti salutano e ti ringraziano, questo ti appassiona ancora di più».

Intanto è contento di non giocare domenica?
«In realtà no, volevamo andare a Salò. Lo sciopero tuttavia lo ritengo giusto perché le squadre di Serie C hanno bisogno di essere aiutate. Accetto dunque la decisione presa dalla Lega». 

Cosa si aspetta di trovare sotto l'albero? Qualche regalo dal mercato?
«La salute prima di tutto perché l'ultimo Natale non ero stato benissimo. Io ho la fortuna di lavorare con un grande direttore spotivo che purtroppo ho incrociato troppo tardi nel mio percorso: lui sa qual è la cosa giusta da fare e ci confrontiamo spesso. Non siamo esaltati e non vogliamo fare voli pindarici ma proseguiremo nel nostro percorso senza fare follie».

Avete degli obiettivi ben precisi in mente?
«Sì, e non sono i nomi che ho letto in giro. Vogliamo prima di tutto rinforzare l'attacco, poi penseremo a puntellare il centrocampo».

Dal 1º gennaio intanto tornerete a Cavazzoli...
«Questa è una buona notizia. Ad Albinea siamo stati benissimo e lì torneremo quando le condizioni climatiche saranno migliori: il campo con queste piogge non ha retto e abbiamo fatto i salti mortali per allenarci grazie allo sforzo della società, del mio staff e del magazziniere. Questa soluzione nuova a Cavazzoli mi fa piacere perché la Reggiana ha bisogno di un luogo fisso dove allenarsi. Per il momento possiamo lavorare più serenamente».

In chiusura, ai tifosi cosa vuole dire?
«Venire a vedere la Regia dà un senso di appartenenza importante e vederli festeggiare e ballare in curva lunedì sera è stato bellissimo. Auguro loro un buon Natale e un buon anno con la speranza che continuino ad appassionarci a questa maglia e a questa squadra. Noi faremo di tutto per farli gioire ogni domenica».

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