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Eberini: «Non possiamo mollare proprio ora, dobbiamo tenerci stretto il secondo posto»

«Contro il Mestre siamo stati condannati dai nostri stessi errori. La visita del presidente Piazza negli spogliatoi ci ha fatto bene»

14.04.2018 16:30

«Non possiamo rilassarci o pensare di mollare ora, la brutta botta presa ha fatto male ed ha assestato un duro colpo alle aspettative che avevamo noi, la gente e la società - ha sottolineato mister Sergio Eberini a due giorni dalla sfida interna contro il BassanoStamattina è venuto il presidente negli spogliatoi e ci ha fatto un discorso da uomo di sport e da campione: ha elogiato ogni singolo giocatore rasserenandoci e riconoscendoci il merito di quanto abbiamo fatto fino ad oggi e infine ci ha spronati a continuare il percorso intrapreso con serenità».

Quanto è importante sentire la vicinanza del presidente in questo momento?
«Per noi è bello sapere che il presidente Piazza ha fiducia nel lavoro fatto sin qui. Secondo me se continueremo ad essere uniti e a leggere bene le situazioni potremo arrivare in fondo...».

La squadra non ha accusato il colpo dopo il k.o. col Mestre?
«Abbiamo parlato con i ragazzi cercando di comprendere quello che provano in questo momento. L'analisi della partita, dopo averla rivista, ci ha fatto capire che il k.o è frutto dei nostri gravi errori. Altre volte eravamo stati fortunati, mercoledì sera invece abbiamo pagato a caro prezzo tutti gli errori commessi e non siamo stati capaci di fare gol nonostante le diverse occasioni da rete. Dobbiamo migliorare quando la palla ce l'ha l'avversario, diventare più cattivi e sotto porta speriamo di tornare presto cinici come lo eravamo sino a qualche settimana fa».

Che corde avete toccato per dare un segnale alla squadra?
«Il ds Magalini ci ha consigliato di unirci e parlare con i giocatori e lo abbiamo fatto oggi dopo il discorso di Mike nello spogliatoio. Ora sta arrivando il caldo e la primavera, però noi abbiamo una formazione che può solo difendere alta e riprendere palla il più presto possibile. Lavoreremo maggiormente sull'attenzione da riporre nella fase difensiva».

Pensate che le difficoltà siano state di più nella testa o nelle gambe?
«Mercoledì è mancata la qualità e la determinazione, inoltre ci voleva più cattiveria, attenzione e voglia per vincere, non una via di mezzo».

La Reggiana ha fallito quando è arrivata alla partita decisiva che poteva riaprire il campionato...
«Il nostro problema è sempre e solo quello di mettere insieme la qualità della squadra con la capacità di non prendere gol. Per 16 partite ci siamo riusciti, ora dobbiamo riprendere questa abitudine senza snaturarci, trovando la giusta misura nelle due fasi».

Contro il Bassano a che tipo di partita assisteremo?
«La stiamo preparando con grande attenzione come sempre. I giallorossi hanno degli attaccanti importanti e un centrocampo compatto, come contro il Mestre dovremo essere bravi a non farli palleggiare e a non farci cogliere di sorpresa con la squadra allungata». 

I giocatori sono pronti a riscattarsi sul campo?
«La Reggiana è una squadra emotivamente matura che ha coscienza di quello che ha fatto fino ad oggi. Dentro lo spogliatoio c'è voglia di riscatto e di continuare a fare il nostro tipo di gioco, non credo che faremo altri passi falsi così eclatanti. I giocatori hanno piena fiducia nel progetto che abbiamo intrapreso così come tutti in questa società».

Assisteremo a delle novità di formazione lunedì sera?
«Non mi sbilancio, però posso dire che stiamo valutando tante cose. Metteremo in campo la miglior formazione possibile per affrontare il Bassano. Sono sereno e ho fiducia nei miei ragazzi».

Quali novità dall'infermeria?
«Panizzi si è allenato regolarmente, Rozzio ha lavorato a parte e non credo sarà disponibile per la partita. Nei prossimi giorni dovrà fare un esame per approfondire meglio la situazione».

Cesarini è recuperato al 100%?
«Lui è un giocatore umorale che vive per il gol. Sono sicuro che per tornare al meglio della condizione gli basterebbe segnare di nuovo».

Arriva forse l'occasione per rivedere in campo Napoli?
«Purtroppo non sta ancora bene, ha accusato qualche risentimento dopo la partitella in famiglia di giovedì pomeriggio».

State già pensando a risparmiare qualche giocatore in ottica play off?
«Chi ha giocato di più negli ultimi mesi ha dato tanto. Il campo ci dirà se ci sarà la necessità di fare cambiamenti di uomini più che di moduli. I giocatori entrati dalla panchina come Rocco e Vignali hanno dato un segnale».

Che risposta si aspetta dai tifosi?
«So che tutti credevano nella promozione diretta, io non chiudo nessuna porta ancora. Siamo secondi in classifica, dobbiamo onorare questa posizione e tenercela stretta».

Avete parlato di rinnovo con il presidente?
«Sarebbe bello, ma è un discorso che non possiamo aprire oggi perché dobbiamo ancora portare la squadra alla meta. A bocce ferme discuteremo del nostro futuro, intanto siamo contenti del segnale di fiducia da parte della società, ma dobbiamo confermarci ulteriormente».

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