Ex granata

Mirko Stefani: «Ora festeggio la B, ma non ho dimenticato Reggio e la Reggiana»

Il difensore 35enne segue ancora i granata: «Vedere le città vicine vincere dà fastidio, ma i reggiani sapranno rialzarsi. Mi rivedo in Spanò, ha le stimmate del capitano»

08.05.2019 12:30

Stefani agli esordi in maglia granata: oltre 150 le presenze accumulate dal 2005 al 2010

Mirko Stefani ha da poco festeggiato la promozione in Serie B a lungo cercata con il Pordenone ma il suo passato in granata resta una parte importante, la più importante, della carriera iniziata 17 anni fa nel settore giovanile del Milan.

«La speranza di raggiungere la B si era affievolita con il passare del tempo, ma alla fine ce l'ho fatta - racconta il difensore classe '84 in una lunga intervista rilasciata alla Gazzetta di Reggio - Non so quanto giocherò nel prossimo campionato ma indosso la fascia da capitano quindi mi metterò a disposizione della squadra e della società». Un traguardo arrivato dopo aver scontato 13 mesi di squalifica comminati dopo le prime inchieste sul calcioscommesse del 2012: «Già allora mi ero messo in testa di ripartire a testa alta, non avevo motivo di arrendermi. Con il sudore e il sacrificio alla fine i risultati sono arrivati».  

Tanti i ricordi e le amicizie legate a Reggio e alla Reggiana, alcuni difficili da dimenticare. «Per la maglia granata ho gioito e pianto, certe immagini dei playoff, la promozione a Castelnovo Garfagnana e i cori della Sud sono scolpiti nella mente. Sento ancora tanti ex compagni come Alessi, Zini, Mei e Tomasig mentre in questi giorni ho ricevuto i messaggi di complimenti da parte di Varini e Grieco». La Reggiana resta nel cuore anche in Serie D: «Vedere il Modena in vetta dà fastidio ma primeggiare non è mai facile in qualunque categoria. Secondo me la Regia ha fatto una buona stagione, magari vincendo il derby poteva arrivare anche la promozione. Capisco la frustrazione dei tifosi, però sono convinto che i reggiani avranno la capacità di tirarsi su le maniche e ricominciare presto a sognare».

Un attestato di stima importante per Alessandro Spanò, altra bandiera granata: «Ho avuto modo di conoscerlo ed ho capito subito che è uno di quei calciatori che si sente la maglia cucita addosso. Mi rivedo in lui come atteggiamento e come modo di essere, incarna perfettamente il ruolo di capitano. Gli auguro il meglio per il proseguimento della sua carriera».

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