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Alvini: «Affronteremo la finale con gioia e felicità. Siamo la Reggiana, faremo di tutto per vincerla»

«Stanno tutti bene a parte Lunetta che proverà a stringere i denti. Il Bari? Merita la B come la Reggiana ma non ci spaventa. Siamo concentrati solo su noi stessi»

21.07.2020 16:20

Massimiliano Alvini si è fatto accompagnare dal suo staff al completo davanti alla stampa per la conferenza di presentazione della finale Reggiana-Bari, match a lungo sognato e finalmente raggiunto. La Serie B è lì, dietro l’angolo. Ora bisogna andarla a prendere.

«Ho voluto lo staff al completo qui con me perché arrivare a giocarsi una finale è un merito che va condiviso con tutti i miei collaboratori - sottolinea l'allenatore granata - Qui con me c'è il team manager Malpeli, il viceallenatore Montagnolo, i preparatori Valentini e Razzano e il match analyst Bertani. Assieme a noi in questo mese hanno lavorato anche il prof. Bonocore e un data analyst per la preparazione metabolica della squadra».

Mister, hanno recuperato tutti dopo la semifinale?
«Stanno tutti bene a parte Lunetta che ieri ha subito un grave infortunio al braccio: dalle ultime lastre è emersa una microfrattura al metacarpo ma fortunatamente non è scomposta. Potrebbe essere a disposizione domani con un particolare tutore».

Cosa si porta dentro dalla partita di venerdì?
«Abbiamo la consapevolezza di avere centrato il primo obiettivo ma il nostro percorso non è concluso. Mi porto dentro la prestazione della squadra e so cosa dobbiamo fare per migliorare domani sera per portare a casa il risultato».

È riuscito a godersi la vittoria?
«Penso alla finale da sempre, quindi fingevo di essere contento. Domani è il punto più alto mai raggiunto ma devo dire che ci arriviamo con gioia e felicità enormi».

Il ds Tosi a inizio stagione ipotizzava un campionato da decimo posto per la Reggiana…
«Doriano è sempre stato il mio punto di riferimento e con lui mi sono sempre confrontato volentieri. Dal luglio dell’anno scorso abbiamo lavorato giorno dopo giorno per centrare questo obiettivo attraversando tante difficoltà a partire dal grave infortunio occorso a Venturi fino alla sospensione dei campionati causa Covid».

Avverte la tensione per una sfida così importante?
«Assolutamente sì, ed è bellissimo e positivo averla».

Il Bari che ostacolo rappresenta per la Reggiana?
«Per il Bari nutro grande rispetto e stima, è una grande squadra poi sono amico di Vivarini assieme al quale nutro la passione per i cani. Nei loro confronti porteremo massimo rispetto ma preferisco concentrarmi sulla Regia e su ciò che dovremo fare in campo».

Le finali si vincono con i giocatori di categoria come quelli della Reggiana o con quelli dal pedigree importanti come quelli del Bari?
«Non lo so. Il Bari può venire qui con il 4-3-1-2 o con il 3-5-2 ma a noi non deve interessare, ci dobbiamo riconoscere nelle nostre idee di gioco e pensare solamente a quello che dobbiamo fare in campo. Dobbiamo avere chiaro in testa quello che sappiamo e possiamo fare, io devo riuscire a trasmetterlo ai calciatori e loro lo devono recepire bene».

E se dovessimo arrivare alla lotteria dei rigori?
«La vinceremo. Ci siamo allenati bene e faremo di tutto per esaudire le aspettative del popolo granata».

Rispetto al campionato la sua squadra è cambiata…
«In ogni partita giocata ci sono stati accorgimenti diversi e anche domani sera potrebbe cambiare qualcosa. Servirà certamente una gara diversa e forse anche un altro assetto tattico. Noi siamo la squadra di Reggio Emilia, città tra le grandi eccellenze italiane dove è nato il Tricolore e dietro di noi c’è una comunità intera, espressione di un tessuto economico importante. Faremo di tutto per vincere».

Quale messaggio vuole lanciare alla città?
«Ai tifosi dico che giocheremo per un obiettivo importante ma nella vita non c’è nulla di scontato. Assicuro loro che faremo di tutto per vincere, di questo possono stare certi».

Teme che domani l’arbitro possa farsi condizionare?
«Ho disputato oltre 200 partite tra i professionisti e non ho mai avuto problemi con gli arbitri. In finale avrà gli occhi di tutta Italia puntati addosso, verrà a Reggio sapendo di non potere sbagliare partita. Potrà capitare qualche errore ma mi meraviglierei se sbagliasse. La designazione mi sembra ottima: domani avremo un grande arbitro e mi aspetto che a decidere il risultato sarà solamente il campo».

Ci sarà maggiore riguardo nei confronti di Kargbo?
«Non è da oggi che il nostro “bimbo” non è tutelato come gli altri giocatori e lo si è visto chiaramente. Sono però convinto che domani un arbitro esperto come Paterna farà le cose in maniera equa».

Il ragazzo è cresciuto molto da inizio stagione…
«Abbiamo puntato su di lui fin dall’inizio cambiando il suo modo di giocare. Ha enormi margini di crescita e mi auguro che già oggi in allenamento e domani in partita ne dia subito la dimostrazione».

Sarà la partita di Scappini?
«Sarà la partita di tutti i giocatori, dello staff e della città, non solo di Scappini. Mi ritengo un uomo fortunato perché domani sera potrò determinare le aspettative di tante persone e ciò mi rende felice come un bimbo appena nato. Scenderemo in campo con felicità ed estrema gioia: ci siamo gustati il lungo viaggio e domani ci gusteremo la partita con il calore dei tifosi ad accoglierci. Voglio però aggiungere una cosa…».

Prego.
«Per me Reggiana e Bari meriterebbero a prescindere la Serie B perché assieme al Padova sono state le uniche società a voler riprendere la stagione e alla fine i fatti ci hanno dato ragione. Il verdetto verrà espresso sul campo e non con dei calcoli numerici e questa è la cosa più bella e giusta che ci sia. Spero che entrambe le squadre possano comunque raggiungere la categoria superiore perché entrambe hanno fatto della correttezza e della lealtà la loro linea di pensiero».

Il viceallenatore Renato Montagnolo riconosce il grande merito della Reggiana e prova a mettere pressione addosso al Bari: «I nostri avversari sono obbligati a vincere, noi invece arriviamo a questa finale contenti del percorso fatto. Non dimentichiamoci che siamo partiti per raggiungere i playoff invece ci ritroviamo a giocare la finale. Abbiamo studiato insieme più di 60 partite, 8 solo del Bari. Stiamo vivendo un sogno».

Il preparatore atletico Stefano Valentini fa il punto della situazione sulla condizione della squadra: «Abbiamo cercato il giusto dosaggio di carichi per vivere al meglio i playoff e siamo arrivati alle ultime partite con una condizione accettabili che è cresciuta già dopo la prima partita. Abbiamo avuto buon senso nell’alternate gli allenamenti ai giorni di riposo grazie anche alle pillole di saggezza che il mister dà alla squadra».

Il march analyst Damiano Bertani racconta invece l’emozione provata nel corso delle ultime partite: «Da reggiano d.o.c. è entusiasmante vivere accanto alla squadra tutto quello che sta accadendo. Lunedì sera mentre arrivavamo al campo prima di giocare contro il Potenza ho incrociato lo sguardo con un tifoso anziano che ci applaudiva piangendo e confesso che il suo gesto mi ha fatto commuovere. È un ricordo che porterò sempre dentro di me. So quanto la squadra ha sofferto in questi anni avendo vissuto in passato tante partite dalla Curva e la sensazione è che ci manchi davvero poco per prenderci la nostra rivincita. Ce la metteremo tutta per regalarci questo sogno».

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