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Napoli, l'ex di turno: «Vincere con il Renate può valere doppio»

L'intervista all'attaccante 28enne che domenica a Meda cerca una nuova maglia da titolare

20.09.2017 18:00

A quattro giorni dalla trasferta di Meda, davanti ai microfoni e alle telecamere di via Mogadiscio ha parlato Aiman Napoli, esterno d'attacco classe '89 che ha esordito da titolare lunedì scorso contro il Modena e nell'amichevole disputata sabato ad Albinea è andato a segno su assist di Cesarini.

Aiman, come procedono gli allenamenti?
«È stata una settimana positiva, anche in virtù dell'entusiasmo scaturito dalla vittoria nel derby con il Modena. Ci stiamo allenando con grande professionalità ed impegno e sono contento del lavoro svolto: vedo un gruppo coeso verso un unico obiettivo».

Da esterno di attacco ti troveresti meglio in un 4-2-3-1 o nel tradizionale 4-3-3?
«Più o meno il ruolo di esterno è sempre simile perche devo rientrare quando la palla è dall'altra parte. Il mio ruolo sinceramente è indifferente, in passato ho fatto bene anche da seconda punta, sono sempre disponibile a fare qualsiasi cosa. Ora sto cominciando a stare bene, col Modena era la prima partita dopo 4 mesi, l'ultima era contro il Livorno ai playoff, quindi sotto il piano dell'agonismo è stata dura. Mi ero messo in testa di correre tanto magari trascurando la fase offensiva, ma era troppo importante vincere».

Quanto ti manca per arrivare al top della condizione?
«Adesso sto già molto meglio, me ne sono accorto nei 45 minuti in amichevole con il Prato. Non era facile entrare in gruppo che già si allenava da un mese e mezzo. Entro due settimane, massimo un mese, spero di essere al top della forma».

Domenica c'è la trasferta contro il Renate che tu conosci bene avendo indossato quella maglia nelle ultime due stagioni...
«Dobbiamo affrontarli con grande umiltà, Renate è una realtà piccola dove però si lavora seriamente, tutti sono molto umili e disponibili, con giocatori seri e in gamba. Dovremo essere concentrati al 100% e stare attenti ai piccoli dettagli».

Quale giocatore è da tenere d'occhio?
«C'è il nuovo attaccante, Gomez, che sta già segnando tanto e ha grandi qualità. Poi bisogna fare attenzione anche al centrocampista Palma e al difensore Di Gennaro che è di un'altra categoria, non a caso la società ha fatto di tutto per trattenerlo».

Hai avuto modo di conoscere anche mister Cevoli?
«Solo nelle prime tre settimane di ritiro che ho svolto con loro: è una persona seria, gli piace lavorare tanto sul campo, ci allenavamo sempre in doppia seduta. È un grande professionista e si vede la sua impronta sulla squadra, oltre ad avere come spalla il vice Gioacchino Adamo che è lì da tanti anni ed è la forza in più di questa società».

Una vittoria a Renate potrebbe dare un svolta importante alla classifica della Reggiana?
«Sarebbe una vittoria da sei punti, non da tre. Andare a vincere in un campo come quello di Renate, dove l'anno scorso hanno perso solo una partita, sarebbe un grandissimo risultato».

È un invito per i tifosi granata a sostenervi?
«Ricordo che quando veniva un pubblico avversario importante ci metteva sempre in difficoltà, sembrava di giocare in trasferta. Spero davvero vengano tantissime persone da Reggio Emilia per darci una mano». 

I tifosi non hanno mancato di farti sentire il loro affetto in queste prime settimane...
«Sono grato del loro appoggio, tramite i social network ricevo tanti complimenti. So cosa vuol dire essere tifoso, da ragazzo andavo in curva a vedere l'Inter e apprezzo la stima e la fiducia nei miei confronti. I reggiani sono persone molto civili e attaccate alla maglia».

Senti anche la stima di mister Menichini?
«Sì, mi ha fatto giocare titolare in una partita delicata come il derby contro il Modena, penso che si fidi di me».

Hai stretto un legame particolare con qualche compagno?
«Ho legato molto con Carlini, Riverola e Crocchianti in ritiro. Sono comunque tutti delle persone eccezionali che mi hanno dato una mano a integrarmi velocemente».

Ti sei ambientato bene a Reggio?
«È una bella città dove si vive molto bene, anche se non giro tanto in centro: sono uno che preferisce trascorrere il tempo libero in tranquillità senza farsi vedere troppo».

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