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Varone: «Siamo affamati di vittoria. Per la Triestina non sarà facile affrontarci»

«Gli ultimi pareggi hanno lasciato l'amaro in bocca, dobbiamo diventare più cinici. Narduzzo? Non dobbiamo dirgli niente, è un grande portiere»

09.10.2019 18:00

Il "puma" Ivan Varone è entrato nel cuore dei tifosi nel giro di poche partite: grinta, determinazione e anche un considerevole bottino di gol (3) lo hanno fatto diventare uno dei simboli della Reggiana di msiter Alvini che in queste prime giornate di campionato veleggia nelle parti alte della classifica. Domenica contro il Gubbio è stato schierato in una posizione molto avanzata ed ha sfiorato la rete in un paio di occasioni, domenica si replica in casa contro la Triestina ma questa volta non sarà semplice per i granata.


Com'era l'ambiente dopo il pareggio di domenica?
«Dopo la partita eravamo come tutti un po’ delusi, per il risultato ma non per la prestazione. Siamo già pronti e carichi per la partita con la Triestina, stiamo già iniziando a prepararla. L’ambiente come sempre è molto positivo e sono sicuro che faremo molto bene».

Cosa si dice in spogliatoio quando un giocatore fa un errore come quello di Narduzzo?
«L’errore di Narduzzo è quello che si nota di più, ma tutti potevamo fare sicuramente meglio, come quando il terzino si è inserito e io dovevo essergli più vicino. Poi a Nardu non bisogna dire niente perché ci ha salvato tante partite, ora c’è solo da stargli vicino e da dirgli di continuare così, perché è un grande portiere, come tutti quelli che abbiamo, ed è un ottimo ragazzo».

Domenica vedremo la Reggiana contro uno squadrone, per capire anche un po' di che pasta siete fatti...
«Giocheremo sicuramente questa partita affamati e per vincere, anche perché sappiamo che ormai queste partite pesano. Sappiamo che affronteremo un avversario difficile e che si gioca tanto, ma per loro non sarà facile».

Avete già individuato i punti deboli della Triestina?
«Tutti conosciamo la Triestina, anche perché prima del campionato era considerata la favorita per eccellenza. Ora sta attraversando un momento di difficoltà, ma conosciamo le qualità della squadra che sono ottime. Si troveranno però di fronte una Reggiana affamata, con tanta voglia di tornare a vincere e di fare risultato».

Soffrite la mancanza di un attaccante di ruolo, o meglio, di due punte rispetto a una?
«Anche se siamo un grande gruppo la soffriamo, perché Scappini è un grande giocatore e un grande uomo. Comunque chi sta giocando adesso si sta facendo trovare pronto e sta facendo molto bene. Le partite purtroppo sono fatte di episodi, che ultimamente non stanno girando come devono girare, quindi abbiamo creato ma non abbiamo sfruttato le nostre occasioni».

Due pareggi consecutivi hanno lasciato un po’ di amaro in bocca, o c’è comunque la consapevolezza che questa squadra si sta esprimendo ad alti livelli e ben oltre i pronostici?
«L’amaro in bocca c’è perché contro tutte le squadre proviamo sempre ad imporre il nostro gioco per vincere, ma non sempre ci siamo riusciti. Per come è andata l’ultima partita, speravamo e credevamo di vincerla, ma gli episodi non sono girati in modo fortunato. Abbiamo comunque la consapevolezza di essere un grande squadra, formata da grandi uomini, da un grande staff e da un grande allenatore. Sappiamo che potremo toglierci grandi soddisfazioni».

Finora avete fatto più fatica contro le squadre meno quotate...
«In questo campionato non c’è nulla di scontato e se non affronti le partite con la giusta fame e la giusta voglia puoi perdere con tutte. Poi a volte sblocchiamo le partite e riusciamo a dilagare, altre volte invece, incontriamo squadre che stanno molto chiuse dietro, e dobbiamo migliorare nell’ultimo passaggio, nell’ultimo tiro, perché ogni occasione va sfruttata per passare in vantaggio e creare punti».

Hai qualche idea su come sistemare le cose che non stanno funzionando?
«Abbiamo un mister di cui ci fidiamo ciecamente e che prepara le partite giorno e notte. E quando dico che sono in un grande gruppo sono parole sincere, perché è fatto da grandi uomini e sarà difficile non toglierci delle soddisfazioni».

La posizione più vicino alle punte ti si addice?
«Sì. L’anno scorso ero più bloccato nei 2 di centrocampo, mentre quest’anno pur giocando sempre nella stessa posizione, il mister mi lascia più libertà di inserimento e per le mie caratteristiche va molto meglio. Sono sempre a disposizione per aiutare la squadra e se mi verrà chiesto giocherò anche in porta».

Quanti gol vuoi fare quest’anno?
«Non ho un vero e proprio obiettivo. Come giocatore cerco sempre di buttarmi negli spazi e di inserirmi, ma penso prima a dare una mano alla squadra, poi se c’è da fare gol cerco di farmi trovare pronto, perché comunque più ne faccio meglio è».

Dopo otto giornate qual è la vostra impressione sul campionato?
«Il Padova sta andando forte e noi dobbiamo cercare di restare il più vicino possibile, sperando che prima o poi mollino anche loro. A volte vincono partite che non meritano ma anche noi dobbiamo crescere sotto questo punto di vista, magari essendo a volte meno belli ma più efficaci. Non ho ancora trovato un grande difetto a questa squadra, abbiamo ancora l’amaro in bocca ma sappiamo che ci prenderemo tanti altri punti».

Con la città ed i tifosi sembra si sia creato un buon rapporto. Come la stai vivendo?
«Molto bene, conoscevo già Reggio e sapevo che è una piazza importante, che vive di calcio. Sicuramente essere già ben accetti da un pubblico caloroso come questo mi fa molto piacere e continuerò a sudare e dare tutto per onorare al 100% questa maglia. Per il resto vivo a Bologna, ma mi fermo a Reggio due o tre volte alla settimana con degli altri ragazzi: vivo nel centro che è bellissimo. Non sono da solo anche perché sento il calore della gente, io vivo anche per queste emozioni e sono contento».

Come ti trovi nei nuovi campi ad Albinea?
«Qui ci piace perché è una bella location, molto accogliente, dove ci trattano bene e siamo i benvenuti».


Giovanni Fiori
 

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