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Scappini, il gol non basta: «Partita strana, ma ci teniamo stretto il punto»

«Le reti subite sono derivate da nostri errori: in C non ce li possiamo permettere. La mia esultanza? Dopo un gol non capisco più niente»

08.09.2019 20:30

«E' stata una partita strana - ha commentato Stefano Scappini in sala stampa dopo il pareggio con l'Imolese - Siamo partiti bene creando 3-4 palle gol poi dopo la loro rete, sulla quale abbiamo sbagliato marcatura, ci siamo abbassati faticando a creare situazioni per pareggiare. Nel secondo tempo siamo entrati con la mentalità di chi non ha nulla da perdere e abbiamo portato pazienza perché ne serve tanta in questa categoria. La seconda rete subita è una cosa incredibile: angolo nostro, ripartenza e gol. Non ci possiamo permettere errori come questo, sono di disattenzione. Potevamo anche perdere quindi alla fine va bene cosi».

Sulla rete di Latte Lath, Lunetta forse poteva intervenire?
«Era ammonito e ha pensato di non intervenire. Nel calcio in Serie C si pagano questi episodi, ma va bene cosi siamo ancora imbattuti. Il campionato va avanti, dobbiamo pensare già alla prossima».

L'esultanza dopo il tuo gol è stata molto particolare: sei corso sotto la Curva Sud percorrendo tutto il campo...
«Dopo un gol non si capisce piu niente, avrei anche fatto una corsa di 300 metri. Se fosse stato decisivo sarebbe ancora piu bello, però guardiamo avanti. Il legno colpito? A mi piace attaccare il primo palo di testa, se arrivano i cross giusti magari riesco a fare delle belle giocate. Con gli esterni che abbiamo se noi attaccanti ci muoviamo bene possiamo fare tanti gol...».

Uno l'hai salvato sulla linea...
«È un movimento che mi viene naturale, è andata bene. Diciamo che abbiamo conquistato un punto anche grazie a quello».

Ti trovi meglio con Marchi o Rodriguez come partner d'attacco?
«Per me è importante giocare con Mattia (Marchi, ndr) perché apre gli spazi, fa giocare bene i compagni, corre tanto e lotta. Reider (Rodriguez, ndr) è un giocatore dotato di grande talento, forse il piu forte della squadra perché spacca le partite tra le linee. Se è in giornata può decidere da solo una gara: oggi poteva fare gol, ma è stato sfortunato. In squadra ci sono quattro attaccanti molto diversi, un arma in più per il mister perché ci completiamo a vicenda».

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