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Fico: «Siamo cauti ma fiduciosi. La città e i tifosi ci dovranno dare una mano»

«Abbiamo fatto un grosso sacrificio per presentare la domanda di ripescaggio. Obiettivo in C? Divertirci e non soffrire»

06.07.2019 19:00

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Fico chiama a raccolta i tifosi: «Per raggiungere i nostri obiettivi ci serve l'aiuto del pubblico»
Playoff, marchio, ripescaggio, campi di via Agosti e futuro societario: sono davvero tanti gli argomenti toccati da Gi...
ripescaggio? Sono fiducioso» affermava il socio granata Giuseppe Fico pochi giorni prima dell’inizio dei playoff. Ora che la prima e si spera unica stagione in Serie D è alle spalle, il ritorno in Serie C dalla porta di servizio (a pagamento) non è più una chimera, anzi è praticamente una cosa fatta. La certezza arriverà solamente il prossimo 12 luglio ma in casa granata tutti si stanno già preparando per una stagione importante e allo stesso tempo difficile tra i professionisti.

«Siamo cauti ma fiduciosi - torna a ripetere Fico il giorno dopo che è stata depositata la domanda di ripescaggio - Il regolamento parla chiaro: con 6 esclusioni in C, 3 squadre saranno recuperate tra le retrocesse e 3 tramite i ripescaggi quindi dovremmo essere dentro. Abbiamo fatto un grosso sacrificio perché siamo nell’anno del centenario e la città e i tifosi se lo meritano. Appena ci hanno spiegato che c’era questa concreta possibilità l’abbiamo sfruttata. Ciò che all’inizio sembrava impossibile avendo tante squadre davanti, piano piano è diventato possibile visto che in molte si sono fatte da parte. Attendiamo con pazienza venerdì prossimo per toglierci gli ultimi dubbi».

Avete temuto di non riuscire a presentare la documentazione corretta entro la scadenza fissata dalla Lega?
«No. Lavoriamo con un pool di professionisti, gente che ha già fatto la C e sa come ci si deve muovere. Voglio fare un plauso al segretario Simonelli e al suo team per il lavoro svolto nelle ultime settimane. Ci hanno fatto i complimenti dalla federazione per la puntualità e la precisione nei documenti presentati».

L’unità d’intenti da parte dei soci è stata determinante?
«Sì, abbiamo deciso tutti insieme di andare avanti su questa strada pur sapendo che sarebbe stato un grosso sacrificio. Il rafforzamento della compagine societaria è avvenuto anche per poter essere più tranquilli nel caso si fosse presentata l’opportunità di salire in Serie C. Se la Reggiana ora è una società ancora più forte il merito è del lavoro svolto in sordina negli ultimi mesi».. 

I rimpianti per la sconfitta nella finale playoff col Modena sarebbero cancellati in un colpo solo...
«Io non considero un fallimento la stagione da poco conclusa. Non mi sarei mai aspettato di vincere il campionato, infatti avevo pronosticato tra le favorite Modena e Pergolettese con la Regia come terza o quarta. La squadra nello scorso campionato ha fatto il suo dovere, non dimentichiamoci da dove eravamo partiti...».

L’obiettivo in Serie C quale sarà?
«Intanto pensiamo ad arrivare in Lega Pro, poi si vedrà. A me non piace fare la comparsa ma giocare per pensare almeno di ottenere qualcosa di buono. Dovrà essere bravo il ds Tosi a lavorare con serenità perché ha la totale fiducia della società, poi serviranno tanti altri fattori. Partendo da zero, le difficoltà saranno dietro l’angolo quindi mi aspetto che la tifoseria lo capisca e ci dia una mano».

State già pensando al budget da stanziare?
«Se arriveremo in C, cercheremo di costruire un budget discreto affinché tutti possano divertirsi e non soffrire, ma non dobbiamo dimenticarci che sono già stati fatti dei sacrifici importanti. Solo l’iscrizione al campionato tra tassa e fideiussione costa 405mila euro, senza dimenticare gli altri costi del ripescaggio che ci portano a superare il milione oltre alla cifra che dovremo versare a Romano. Tutti i soci hanno fatto un sforzo importante per arrivare a questo punto, quindi mi aspetto che la città ci dia una mano: parlo dell’amministrazione, dei tifosi e dell’imprenditoria reggiana. Altrimenti saranno sempre i soliti noti a metterci la faccia e a mettere la mano al portafoglio...».

I campi di via Agosti restano un tasto dolente...
«I tempi purtroppo sono lunghi, dovremo attendere almeno fino a dicembre. Mi auguro che l’amministrazione comunale e la Fondazione per lo Sport possano metterci a disposizione una struttura dove poterci allenare tutti i giorni con la prima squadra e il Settore Giovanile. Spero si passi presto dalle parole ai fatti».

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