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Luca Quintavalli: «Orgogliosi del nostro lavoro. Ripartiremo con un occhio al budget»

Le prime parole del neo presidente granata dopo l'assegnazione del titolo sportivo alla Reggio Audace FC

03.08.2018 10:00

©olmedospa.it

A Luca Quintavalli va il merito di aver unito le forze imprenditoriali reggiane per dare vita alla Reggio Audace FC, che entro lunedì dovrà essere iscritta al campionato di Serie D (già completata l'affiliazione alla FIGC regionale con numero di matricola 949637): il patron dell'azienda Olmedo si appresta a diventare il 38° presidente della storia granata, una volta recuperato il titolo sportivo della AC Reggiana 1919. Ai microfoni di TeleReggio ha espresso la propria soddisfazione per il primo tassello della rinascita granata.

Quintavalli, quali sono le prime sensazioni?
«C'è grande gioia, abbiamo vissuto le emozioni in diretta insieme al sindaco Vecchi, che ringrazio per le parole spese nei miei confronti. Ci siamo prodigati in questo periodo per presentare innanzitutto un progetto tecnico, a mio avviso difficilmente superabile da altri soggetti perchè radica valori profondi nel nostro territorio. Sappiamo che dobbiamo lavorare duro ma ora abbiamo in mano il titolo sportivo».

E i prossimi passi?
«Cercheremo subito di dare un impronta imprenditoriale al progetto condividendo con il CdA quelle che saranno le nuove funzioni ed i ruoli. Vogliamo agire in questo modo per non commettere gli stessi errori del passato. Sappiamo di poter coinvolgere tantissime persone e tante aziende del nostro territorio. L'obiettivo è quello di partire nel migliore dei modi, sappiamo che la città si aspetta tanto da questo progetto, siamo imprenditori perseveranti che sono riusciti a salvare il calcio a Reggio Emilia in poche ore. Sono davvero orgoglioso di quello che abbiamo fatto».

Cosa resta in comune con la precedente gestione?
«Quello che abbiamo fatto e condiviso con la vecchia società è lo store di Piazza Prampolini, progetto che sicuramente proseguirà e verrà enfatizzato dato che ci avviciniamo all'anno del Centenario e la città ha bisogno di trovare un punto di aggregazione che rappresenti il club. Lo faremo con persone diverse, radicate nel territorio, senza la presunzione di imporre le nostre idee ma condividerle con tutti».

Quale sarà l'obiettivo calcistico?
«I tifosi vogliono vincere e anche noi. Tra quello che vorremmo fare e quello che potremmo fare, però, c'è di mezzo una parolina che si chiama budget. L'impegno, il lavoro di tecnici competenti e la voglia di fare ci farà ambire in alto, questo lo posso dire ma al momento l'importante è ripartire». 

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