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Osuji resta ottimista dopo il derby: «Siamo usciti a testa alta, ora ripartiamo più forte di prima»

«Osserviamo con attenzione quello che accade in società, ma restiamo concentrati a vincere sul campo»

06.12.2018 17:00

Tra i protagonisti più attesi del derby del Secchia c’era sicuramente Wilfred “Willy” Osuji: il centrocampista nigeriano che in passato ha indossato la fascia da capitano del Modena domenica non è riuscito ad incidere più di tanto nella sconfitta dei granata al “Braglia”.

«È una partita che vorrei subito rigiocare - spiega il centrocampista 28enne, abbigliato con un look sportivo e con il sorriso sempre stampato sul volto - Dispiace per la sconfitta ma il fatto di essere usciti a testa alta da un derby deve farci ripartire subito. Il risultato del derby non deve rovinare il cammino fatto sin qui».


Al “Braglia” si è vissuto un clima da Serie A...
«Entrambe le curve hanno creato un clima incredibile. Voglio ringraziare i nostri tifosi perché ci sono stati vicini dal riscaldamento fino al termine della gara salutandoci con degli applausi. Speriamo di dargli un motivo per continuare a venire allo stadio...».

La sensazione è che sia quasi mancata una reazione dopo il gol di Ferrario...
«Va sottolineato che derby è una partita a sé, diversa da tutte le altre: sicuramente potevamo fare meglio ma siamo usciti dal campo avendo speso tutte le energie rimaste».

Domenica è in calendario l’appuntamento contro l’Axys Zola, ma la partita probabilmente sarà rinviata...
«Non nascondo che questo clima di indecisione un po’ ci disturba, però ce ne facciamo una ragione e continuiamo a lavorare tutti i giorni».

Le parole di Romano nell’immediato post partita di Modena vi hanno colti di sorpresa?
«Non poteva essere altrimenti, ma ci siamo guardati in faccia e abbiamo capito che l’obiettivo più importante è dare il massimo in campo e nessun ostacolo ci farà cambiare idea».

Il gruppo ora sembra più compatto rispetto ad inizio stagione: avete fatto un patto tra di voi?
«Non c’è alcun patto, sapevamo che se volevamo cambiare doveva esserci un gioco di squadra. Il k.o. nel derby può averci tolto qualche certezza, ma lo spirito del gruppo non è mutato».

Anche i giovani si sono integrati bene…
«Io cerco di mettermi nei loro panni, per questo non mi tiro indietro se c’è bisogno di dare un quando serve. Frequento spesso Crema e Pastore, due bravi ragazzi che si comportano sempre bene».

Nelle prossime partite penserete anche alla classifica?
«Non l’ho mai guardata, e non lo dico per presunzione. Il mio primo pensiero è la Reggio Audace, il resto viene dopo».

Da trequartista come ti stai trovando?
«La posizione in campo per me non fa alcuna differenza, l’importante è giocare. Come i bambini, quando il mister mi dice dove sistemarmi io ci vado e sono contento».

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