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Viene da San Polo d'Enza la terza maglia ufficiale della prossima stagione

Al PalaBigi questa mattina si è concluso il concorso "I primi fanno gioco di squadra"

24.05.2017 16:00

Si è concluso questa mattina sul parquet del PalaBigi il percorso "I primi fanno gioco di squadra" portato avanti dalla società granata in collaborazione con Reggiana Gourmet nei mesi scorsi in oltre 60 scuole primarie della Provincia di Reggio Emilia assieme a tante altre realtà sportive come Pallacanestro Reggiana, Reggiana Nuoto, Rugby Reggio, Basket femminile, Skating, Pallavolo, Cooperatori, Un Po di Sport e tante altre.

Sono stati coinvolti più di 3000 bambini di 4° e 5° elementare per parlare di Sana Alimentazione, Educazione Civica e Motoria in 3 ore di lezione gratuitamente fornite a ciascuna classe, coordinate da una nutrizionista e direttamente dagli atleti delle società sportive coinvolte.

Alicia Piazza, Enrica Iori, Nicola Simonelli, Dario Morello assieme a Matteo Cugini, amministratore delegato e presidente di Reggiana Gourmet Srl, Raffaella Curioni, assessore alle scuole del Comune di Reggio Emilia e Mauro Rozzi, delegato del Comune di Reggio Emilia alle politiche sportive, hanno inoltre premiato le tre migliori maglie tra le oltre 30 disegnate dai bambini delle scuole partecipanti.

La scuola primaria Pezzani di San Polo d'Enza è risultata la vincitrice del concorso "I primi fanno gioco di squadra": la divisa disegnata dai ragazzi della 5ªC diventerà la terza maglia della Reggiana nella prossima stagione sportiva. Sfondo bianco e silhouette dei principali monumenti cittadini e della provincia disegnati sul davanti e sul retro come la cupola della Ghiara, i ponti di Calatrava e la Pietra di Bismantova: una scelta stilistica che ha già trovato l'apprezzamento dei tifosi granata sui social network.

Queste le motivazioni che hanno portato i ragazzi della 5ªC a disegnare la maglia che poi è risultata vincitrice del concorso: «Come disegno per la nostra maglia abbiamo pensato ad uno “skyline” della nostra bella città di Reggio Emilia, con i suoi palazzi, i suoi ponti moderni e i suoi paesaggi naturali di provincia, come la Pietra di Bismantova - spiegano i ragazzi della 5ªC - È un omaggio alla terra dove viviamo e cresciamo, di cui la squadra di calcio è diretta rappresentante. Sulla maglietta, questa città viene ipoteticamente costruita con dei mattoncini, uno dei nostri giochi preferiti, simbolo per eccellenza di unione e cooperazione. Così come i “Lego” si uniscono per formare un oggetto, allo stesso tempo il disegno rappresentato vuole significare che, solo dalla collaborazione di tutti, può nascere qualcosa di buono. Nel gioco, in una squadra, così come nella vita la partecipazione collettiva, genera grandi risultati. Lo sport che vorremmo noi bambini è questo: uno sport dove nessuno è escluso, dove nessun bambino si senta incapace, ma dove tutti noi possiamo contribuire secondo le nostre possibilità, come tanti LEGO, per la “costruzione” della squadra.  Inoltre abbiamo scelto un giocattolo per la nostra maglia, per esprimere e ribadire con forza che NOI SIAMO BAMBINI; quando pratichiamo sport, i grandi non si devono dimenticare che lo scopo primario è il giocare: abbiamo diritto a divertirci senza essere campioni (Carta dei Diritti dei bambini nello sport). La luna sopra la città è anche una palla e chissà, forse, anche un piatto di sana pasta (per confermare tutti i temi del concorso). Noi la maglia l’avremmo pensata blu con i profili granata e la sigla A.C. REGGIANA scritta con i puntini (…a ricordare un famoso formaggio nato a Reggio Emilia). Una squadra, e un sogno in una notte di luna piena sulla nostra città».

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