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Zamparo, il futuro può attendere: «Voglio vincere i playoff per chiudere la stagione in bellezza, poi si vedrà»

«Sono pronto e carico per affrontare il Fanfulla, ma ci sarà da soffrire. I tifosi? Ci serve la loro spinta anche questa volta»

16.05.2019 16:00

Zamparo dopo la rete del 3-0 contro il Fanfulla dello scorso 28 aprile

I 14 giorni che separano l'ultima giornata di campionato dall'appuntamento di domenica contro il Fanfulla sono serviti soprattutto alla squadra per riposare e ritrovare la condizione giusta, anche per uno come Luca Zamparo che non ha mai smesso di premere il piede sull'acceleratore da inizio campionato.

«Sono stato fortunato a non fermarmi mai per dei problemi fisici - confessa il bomber granata, 21 reti in questa stagione - Di recente ho avvertito un fastidio al flessore ma nulla che possa compromettere la mia presenza in campo domenica».

Siete pronti per affrontare il Fanfulla?
«Sì, prima però ci dobbiamo dimenticare del 4-0 di qualche settimana fa. Ci attende una partità più complicata contro un avversario che farà di tutto per vincere giocando a viso aperto, ma noi siamo la Reggiana e non ci dovremo far mettere sotto. Abbiamo due risultati su tre a disposizione quindi dovremo giocare con tranquillità per centrare l'accesso alla finale».

Finale che potrebbe avere luogo al "Braglia"...
«Sarebbe bello giocare un altro derby, ma prima i canarini dovranno superare il Fiorenzuola che li ha già battuti in casa. Non sarà semplice anche per loro, a maggior ragione dopo la sconfitta nello spareggio...».

Risultato inaspettato quello di Novara?
«Decisamente sì. Già durante il campionato pensavo che alla fine il Modena sarebbe riuscito a vincere, ma mi sbagliavo: la Pergolettese si è dimostrata la squadra più forte».

La famosa cena da offrire ai compagni per festeggiare il traguardo dei 20 gol è già stata organizzata?
«Abbiamo festeggiato tutti assieme qualche settimana fa, anche Rozzio e Spanò hanno voluto dare il loro contributo come capitani. È stata davvero una bella serata».

Peccato non aver superato Ferrario nella classifica marcatori...
«Ci ho provato, ma sono contento anche del secondo posto. Segnare così tanto in una piazza difficile come Reggio non è facile per nessuno...».

Con la fascia da capitano al braccio nelle ultime partite ti sei sentito più responsabilizzato?
«Per me era la prima volta dai tempi delle giovanili, è stato un onore e un motivo di grande orgoglio. Mi sento un trascinatore in campo e nello spogliatoio, ho cercato di fare da punto di riferimento per i ragazzi più giovani prendendo spunto dalle piccole lezioni che mi ha dato Spanò durante la stagione».

Per esempio quali?
«Io sono un ragazzo molto emotivo, dal suo esempio ho capito che in certi momenti bisogna essere più concentrati dentro il campo e nello spogliatoio. Certi miei comportamenti influenzano anche quelli dei compagni».

Con la società avete già parlato della prossima stagione?
«Ancora no. Per ora pensiamo solamente a finire bene la stagione, poi decideremo insieme cosa fare».

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