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Zaccariello: «Cerco di mettere la mia personalità al servizio della squadra»

«Rozzio è il nostro punto di riferimento dentro e fuori dal campo. Staiti ci darà una grossa mano»

04.09.2018 17:30

 

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«Avere iniziato questa nuova avventura dopo 7 anni di Settore Giovanile è stata una grande emozione - racconta Antonio Zaccariello, mediano classe '99 della Reggio Audace, a pochi giorni dal match contro il Lentigione che lo ha visto protagonista dal calcio d'inizio - Le prime impressioni così come le prime partite sono state positive ma noi continuiamo a lavorare duro sperando di recuperare il tempo perso».

Quali sono esattamente le tue caratteristiche tecniche?
«Sono un mediano che gioca davanti alla difesa, ma posso cavarmela anche in un centrocampo a due oppure da mezzala in uno a tre. Il mio contributo principale è nella fase di possesso, ma sto cercando di affinare anche le caratteristiche da incontrista. Mi ispiro a Pirlo, è il mio grande idolo».

Il mister ha richieste particolari?
«Mi dice di giocare semplice e di non strafare essendo il mio un ruolo delicato. Davanti alla difesa serve personalità, io cerco di metterla a disposizione della squadra per aiutare i compagni».

Ti aspettavi di trovare così tanto spazio in queste prime partite?
«Sinceramente non ci pensavo: c'è molta competitività all'interno della squadra, noi cerchiamo di fare il meglio e quando il mister chiama ci facciamo trovare pronti». 

Tornare al Mirabello dev'essere stato molto emozionante...
«Giocare davanti a più di 2000 persone in Coppa Italia regala sensazioni completamente diverse rispetto al passato, ma quando si scende in campo per il riscaldamento si cerca di non pensare a quello che c'è intorno ma solo a fare bene in partita».

Chi è il punto di riferimento per voi giovani?
«Chi ci ha aiutato di piu finora dentro e fuori dal campo è stato Rozzio, giocatore di grande esperienza e personalità. Staiti, anche se si allena da poco con noi, ha dimostrato di potere dare tanto al gruppo».

Il gruppo formato dagli ex Berretti adesso è ancora più unito?
«Ritrovarci in prima squadra, anche se la società è cambiata, ci spinge a dare un qualcosa in più per la Reggiana e la città».

Che tipo di campionato ti aspetti?
«Non mi sono ancora fatto una grande idea: molte squadre del girone sinceramente non le conosco, ma sapendo che ci sono club blasonati come Modena e Pavia sicuramente non sarà una passeggiata. Da quanto abbiamo visto nelle prime partite, ci aspettano delle battaglie in campo...».

Le ambizioni della società sono importanti...
«Il campionato deve ancora iniziare, ci sono molti fattori che saranno determinanti ad andare a fine stagione: noi faremo del nostro meglio anche se non sarà facile».

Quella appena trascorsa è stata un'estate molto particolare per te...
«A luglio ho conseguito la maturità scientifica e per fortuna è andata bene, ma ho avuto poco tempo per decidere in quale percorso universitario proseguire i miei studi. Probabilmente sceglierò il corso di laurea in marketing qui a Reggio, anche per comodità».

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