Il punto di vista

Tra incubo e realtà...

È giunto il momento di prendere una decisione e porre fine a tutta questa confusione

26.06.2018 14:30

Tutto si può dire di noi reggiani tranne che non abbiamo la scorza dura. Negli ultimi 20 anni, a livello calcistico, ne abbiamo viste di tutti i colori: un fallimento, diversi passaggi di consegna, molteplici difficoltà economiche, uno stadio "scippato" e parecchie delusioni sportive ma mai, forse, eravamo arrivati a vivere giorni come questi. A poche ore dal termine della scadenza per l'iscrizione al prossimo campionato di Serie C, non sappiamo ancora se la Reggiana riuscirà ad esserci oppure no e il continuo "no comment" da parte della società continua a tenere tutti sulle spine.

Una cosa è certa: il tempo delle strategie, del silenzio o delle mezze dichiarazioni è finito. I coniugi Piazza, che in queste settimane hanno gestito in modo molto discutibile la situazione, devono decidere se continuare o meno la loro avventura a Reggio Emilia. Noi restiamo fiduciosi e pensiamo che alla fine l'iscrizione arriverà, il resto poi sarà un grande punto interrogativo. Restiamo ottimisti per tre semplici motivazioni: la prima è che non è possibile pensare che dopo due anni di sacrifici e parecchi milioni investiti, con un ottimo ds e una squadra già competitiva per la prossima stagione, Mike e Alicia abbandonino il progetto Reggiana in questa maniera. In questi due anni, sono comunque riusciti a creare le basi per il salto di categoria, cosa che in pochi erano riusciti a fare prima. La seconda è molto più semplice: oltre a un ex stella del baseball, Mike Piazza ha una reputazione importante da difendere e lasciare fallire una società storica come quella granata sarebbe una macchia non indifferente, che difficilmente gli permetterebbe di fare ulteriori investimenti nel nostro paese. La terza motivazione è puramente affettiva: Mike Piazza ha dato tanto alla Reggiana ma anche Reggio ha dato tanto a Mike Piazza. Il patron americano è stato accolto come una vera star in città e i tifosi lo hanno sempre appoggiato in tutte le sue decisioni, anche quelle più discutibili. In quale altra realtà avrebbe trovato tale sostegno e affetto?

È giunto il tempo di agire. Se quella di Mike e Alicia è stata solamente una strategia per smuovere l'ambiente, beh questa ha ottenuto i suoi frutti: il sindaco si è mosso in prima persona, gli imprenditori si sono fatti avanti, Mapei ha teso la mano. Certamente lasciare i tifosi con il fiato sospeso per lunghe settimane lascerà una cicatrice per la quale qualcuno prima o poi dovrà chiedere scusa. La sensazione è che molto dipenderà da quanto la cordata di imprenditori reggiani riuscirà a mettere sul piatto in aiuto ai Piazza, anche perchè le richieste di quest'ultimi (se confermate) sono al di fuori di ogni logica. La strada è soltanto una: pagare l'iscrizione al campionato e avviare la lenta trattativa per la vendità della società ai soggetti interessati, con buona pace per i risultati sportivi. Anche perchè la ripartenza da categorie inferiori con la stessa proprietà sarebbe un'utopia: se la Reggiana fallirà, le strade dei Piazza e di Reggio Emilia si dovranno per forza dividere.

Cerchiamo quindi di restare ottimisti, almeno ancora per qualche ora, ma se la Reggiana fosse veramente costretta a ripartire dalla Serie D (o peggio) in mani altrui dopo tutte queste vicende degne di una soap opera, che dire? Beh, cari Mike e Alicia, in questo caso la prima cosa che mi viene in mente è un classico e banale "Shame on you", così per essere più chiari...

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