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Eberini: «Ora siamo una squadra completa. Attenzione al Renate»

«Tutti dovranno lottare per una maglia da titolare più di prima»

25.01.2018 18:30

A nove giorni dall'importante sfida di campionato contro il Renate, il tecnico granata Sergio Eberini è tornato a parlare davanti ai nostri microfoni per commentare i progressi registrati dalla squadra negli ultimi allenamenti e dopo l'amichevole in famiglia disputata ieri a Calerno.

Mister, quali indicazioni ha tratto dal primo test della settimana?
«Sono stati 80 minuti importanti per tutti. Abbiamo precauzionalmente tolto dal campo Cattaneo e Carlini nel finale perché avevano lavorato intensamente in settimana e non volevamo causargli problemi. Carlini in modo particolare viene da un periodo di riposo e recupero, quindi era giusto non sollecitarlo più di tanto. Qualcuno è uscito acciaccato, ma si tratta solo di botte e non di problemi muscolari».

Carlini quando tornerà al 100%?
«Ha giocato le ultime partite di campionato con diverse infiltrazioni per un problema alla caviglia, quindi abbiamo preferito fargli sostenere un recupero dolce in piscina e ora si sta allenando a pieno ritmo. Sabato ad Albinea pensiamo di farlo giocare di più per vedere come reagisce».

Qual era lo scopo principale del ritiro romano?
«Abbiamo incrementato i carichi di lavoro e riempito i serbatoi che erano quasi vuoti, senza affaticare eccessivamente i giocatori. Ieri ho ricevuto delle risposte positive, anche più del previsto: la partita è stata buona fino al 30' della ripresa. In campo ho visto del sano agonismo perché tutti sanno che ora bisogna giocarsi il posto per una maglia da titolare».

Le prime impressioni su Cattaneo?
«È un ragazzo generoso che spinge sempre al massimo, si è inserito subito nel gruppo. Il suo acquisto è importante sia dal punto di vista tecnico che del collettivo: credo proprio che Magalini abbia fatto la mossa più importante dell'anno andandolo a prendere a Brescia. Anche Vignali ha dimostrato di essere un centrocampista di qualità e non dobbiamo dimenticarci di ringraziare il presidente Piazza e la moglie poiché sono riusciti a trattenere Cianci dopo che aveva espresso il desiderio di partire».

Lo staff tecnico invece che ruolo ha avuto nella sua scelta?
«In parole semplici gli abbiamo spiegato che giocare a Reggio non è come andare a Catanzaro. Siamo una squadra e una società molto importante: per il suo bene la scelta migliore era rimanere assieme a noi».

Cosa guadagna esattamente la Reggiana con l'arrivo di Cattaneo e Vignali?
«Cattaneo non è un goleador, ma tra le linee fa paura: avevamo bisogno di un mancino da schierare alto a destra e lui era il profilo ideale. Tra Cattaneo e Cesarini la fantasia e la creatività in avanti non mancheranno, sarà difficile marcarli bene contemporaneamente. Vignali ha le caratteristiche di un centrocampista importante, tornerà utile in tante situazioni...».

Come alternativa a Bovo?
«Non solo. Certamente non ha i piedi di Genevier, ma "ara" il campo di continuo e ha grande forza: la mezzala è il suo ruolo prediletto ma si può adattare tranquillamente nelle altre posizioni visto che il nostro centrocampo non dà mai punti di riferimento«.

È quindi soddisfatto dei nuovi rinforzi o manca ancora qualcosa?
«Subito dopo l'arrivo di Cattaneo ci siamo detti che quella sarebbe stata la squadra definitiva fino al termine della stagione. Siamo felicissimi del gruppo così com'è, ora aspettiamo volentieri il rientro di Rozzio e Napoli».

Bastrini invece come sta?
«Ieri ha tenuto botta tutta la partita: non ha l'intensità di chi gioca tanto come Spanò o Crocchianti ma è un atleta importante con qualità superiori alla media ed ha risposto bene ai carichi pesanti imposti dal preparatore atletico Bresciani. Lo aspettiamo con grande fiducia: sarà un'alternativa importantissima, deve solo ritrovare il ritmo giusto».

Ora ha l'imbarazzo della scelta...
«Direi che siamo al completo come rosa. Qualche gerarchia si è già consolidata nel tempo, ma cercheremo di mettere in campo chi sta meglio di volta in volta. Nessuno può permettersi di riposare sugli allori, sono convinto che tutti si faranno trovare pronti al momento giusto».

Cambiano gli obiettivi alla ripresa del campionato?
«Il nostro obiettivo è sempre quello di guardare partita dopo partita, cercando di stare il più in alto possibile. C'è la voglia di portare la società in una realtà diversa: se ci riusciremo già quest'anno ancora meglio, però intanto ripartiamo con la sicurezza di essere una squadra forte con tante alternative; sarà difficile ripetere un girone di ritorno ai livelli delle ultime partite, però ci crediamo. L'unico mio dubbio riguarda la sfida del 3 febbraio contro il Renate, non dovremo commettere passi falsi...».

E dopo il Renate dovrete scendere a San Benedetto del Tronto...
«La partita più delicata sarà sicuramente la prima. Ho visto il match dei nerazzurri contro l'AlbinoLeffe e al di là della sconfitta mi hanno fatto un'ottima impressione: giocano molto stretti e ad alti ritmi, sarà veramente dura affrontarli...».

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