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Bobb: «Ora corriamo più forte, dobbiamo continuare su questa strada»

Il centrocampista classe '96 è una delle note più positive della gestione La Rosa-Tedeschi

13.10.2017 16:45

Arrivato in estate con un prestito annuale dal ChievoVerona, Yusupha Bobb ha lasciato il segno nelle prime uscite stagionali della Reggiana ma una volta iniziato il campionato con mister Menichini ha faticato a trovare minuti da protagonista, almeno fino all'arrivo di La Rosa e Tedeschi che hanno subito deciso di puntare sull'ex Cittadella.

I tifosi ti hanno premiato dopo la gara con il Vicenza, sei d'accordo con la loro valutazione?
«Sì, fa sempre piacere ricevere attestati di stima. Lunedì sera abbiamo giocato una buona partita, lottando su ogni pallone da squadra vera. Le ultime settimane sono state molto difficili, ora dobbiamo continuare su questa strada».

Perché prima non eri titolare?
«Il calcio è fatto così, ogni allenatore ha la sua filosofia di calcio e bisogna adattarsi alle sue idee e se un giocatore non trova spazio deve comunque continuare ad allenarsi duramente».

Qual è esattamente il tuo ruolo?
«Mi trovo bene a fare il regista davanti alla difesa, ma non ho problemi a giocare anche in un'altra posizione del centrocampo».

Con La Rosa e Tedeschi in panchina è cambiato qualcosa per voi giocatori?
«Tante cose, soprattutto il modo in cui ci alleniamo. Ora andiamo più forte e siamo più aggressivi».

Come procede la preparazione della sfida con il Mestre?
«Ci stiamo concentrando fisicamente e mentalmente sul prossimo avversario: giocheremo con il cuore per cercare di portare a casa altri tre punti».

Vestirai ancora la maglia da titolare?
«Non lo so, dipende dalle scelte dell'allenatore».

Nel precampionato sei spesso andato a segno. Dobbiamo aspettarci presto anche un gol in campionato?
«È sempre bello fare gol, per questo dopo ogni allenamento cerco di perfezionare la mia tecnica di tiro assieme ad altri compagni. Secondo me il gol prima o poi arriverà...».

A quale giocatore ti ispiri?
«A Paul Scholes e non a caso la mia squadra preferita è il Manchester United. Qui a Reggio cerco di trarre ispirazione anche da Carlini e Genevier».

E in maglia granata potresti aver soffiato il posto proprio al capitano francese...
«Non è così. Noi siamo una squadra, il campionato è molto lungo e c'è spazio per tutti».

Dove è iniziata la tua passione per il pallone e come ha fatto a portarti in Italia?
«Ho iniziato a giocare da piccolo in Gambia fino ad arrivare in una squadra della quarta divisione e anche in nazionale Under 20. Il Chievo mi ha notato, nel 2014 sono venuto in Italia per un provino che ho superato. Il primo anno a Cittadella era cominciato bene, poi mi sono rotto la gamba rimanendo fuori per 7 mesi...».

La scorsa stagione a Taranto e Padova cosa non ha funzionato?
«A Taranto avevo trovato spazio ma il Chievo ha voluto riportarmi più vicino a casa così a gennaio sono passato al Padova. I biancoscudati stavano ottenendo degli ottimi risultati perciò era difficile scalare le gerarchie dell'allenatore ma ho continuato ad allenarmi seriamente aspettando la mia occasione».

Vivi a Reggio da solo o con qualcuno?
«Mi sono trasferito qui da solo».

Hobby?
«Nel tempo libero mi piace ascoltare la musica reggae»

A fine anno rimarrai alla Reggiana o farai ritorno al Chievo?
«Non ne ho ancora parlato con chi di dovere».

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